Oggi nel Diario di una mamma per bene vorrei dedicare ampio spazio ad un tema caldo, anzi caldissimo: il lavoro.
Lo sappiamo benissimo tutti, il periodo storico che stiamo vivendo non aiuta i più giovani in fatto di occupazione, nè, tanto meno, le donne.
Si, perché il concetto di parità di genere, seppur con qualche esempio e tentativo ben riuscito, risulta ancora ostico e a dir poco faticoso da comprendere, e, per quanto alcuni contratti tutelino la maternità, alla fine i datori di lavoro trovano sempre un modo per metterci in difficoltà.
Capita di sentir dire di ragazze che firmano contratti con aziende super strutturate con la clausola “niente gravidanze per i primi 5 anni di collaborazione”, di altre che a ridosso della scadenza del contratto restano in dolce attesa e improvvisamente si ritrovano senza rinnovo.
Neomamme che sperano di rientrare dopo i primi tre mesi e si sentono dire “ mi dispiace durante la tua assenza sono cambiate tante cose, non possiamo giustificare più la tua presenza in termini economici nonché professionali” ; altre vengono messe davvero in difficoltà e per tenersi il posto sono costrette ad accettare cambi e spostamenti logistici, trasferte, lunghi orari a volte incompatibili con la vita familiare.
E in questi casi che si fa? Se il lavoro c’è, si stringono i denti, perché questa CRISI di cui tanto si parla c’è, e vuoi o non vuoi, sfiora tutti. Se il lavoro non c’è, si cerca di tornare in pista e cercare di restare nel giro e non uscire completamente dal mercato del lavoro.
Un’impresa ardua!In tutto questo calderone della ricerca attiva del lavoro, se siamo fortunate, e intendo quella “Fortuna con la C maiuscola”, dopo aver passato due, tre colloqui e ad avere pronto il contratto da firmare, dobbiamo mettere in conto tante altre cose, quindi meglio essere preparate ad affrontare il cambiamento.
- Una decisione condivisa: tornare al lavoro, sia part time che full time, richiede una riorganizzazione generale della vita familiare, è per questo motivo che è necessario, anzi no, direi fondamentale, avere l’appoggio del vostro compagno e non solo morale, ma fattivo!!!! Una nuova avventura comporta sacrifici, se aggiungiamo anche controversie e fraintendimenti diventa tutto più difficile!
- Tata/babysitter/scuola: Se i vostri parenti fremevano per stare con il vostro cucciolotto sin dai primi giorni, tanto da essere onnipresenti e da non rispettare la vostra privacy, il vostro tempo e il vostro spazio domestico, sappiate che non saranno disposti a guardare vostro figlio alle vostre condizioni ed esigenze, e se lo faranno, aspettatevi qualche frecciatina( non tutti sono così, ma prevenire è meglio che curare), quindi organizzatevi con una baby sitter/tata o un nido famiglia, privato o comunale
- Sensi di colpa? No grazie! Se non vi ha mai sfiorato il senso di colpa, non preoccupatevi, qualcuno ve lo inculcherà e anche prepotentemente! Vi dicono che mettete la vostra soddisfazione personale al primo posto rispetto alle esigenze del bambino? Che al nido mettono il sonnifero nel latte per tenere buoni i bambini? Hai fatto un figlio, ora il tuo lavoro principale è fare la mamma! Starai pochissimo con tuo figlio, ti perderai tutto. Lasciateli parlare! Il mio istinto mi farebbe rispondere così: me le paghi tu le bollette?!
Esigenze economiche o meno, avere un impegno che sia lavorativo o non, permette di staccare da una routine e da una quotidianità che a volte può diventare una gabbia. C’è chi sceglie di fare la mamma come lavoro principale, c’è chi fa la mamma ed è costretta a fare anche due tre lavori per mantenere la famiglia, c’è chi fa la mamma e lavora, perché ha sempre lavorato. Secondo voi si può misurare l’amore di una mamma da questo? Non è una questione di essere più mamma o meno mamma, è una questione di SCELTE, più o meno condivise, che devono sempre e comunque essere rispettate.
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Credo che l Italia non sia un parse che viene moltomincontro alle esigenze delle mamme lavoratrici…cosi almeno mi dicono le mie amiche con fogli e lavoro..
Bacio
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Beeing a mom is quite stressful but I wouldn’t change for anything in this world! The best feeling I’ve ever had: to give love and get it back! <3 Wonderful post, Elisa! Very inspiring choice of pics! 🙂
xxx Ira
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Non dev’essere facile!
Buon fine settimana tesoro!
bacioni
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Aww, what a beautiful post! Babies are so cute!
xx Bash | Bash Says Hey | bloglovin’
I love these pictures!
Melanie @ meandmr.com
Lavorando con mio compagno mi posso adeguare agli orari. Mio figlio non ha fatto il nido, era sempre in giro con me oppure con mio suocero. Ma tante donne rimangono a casa pensando che devono stare, che il loro posto è con i figli, ma non è cosi, dopo quando i figli crescono cosa fanno??
buona domenica!
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Mi piace il tuo post. Mi piace il puncto die vista e come hai scrito!
Baci Nissi
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love this 🙂
kisses from dubai ♥
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Splendido post! Non deve essere facile occuparsi di entrambe le cose, lavoro e famiglia e credo che ci si senta distrutte!
Trovo di grande significato anche la scelta delle foto!
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D’accordo con te!! Non ti dico quello che hanno detto a me di ritorno al lavoro, dato che lavoro con mio marito?!
LALU