Mostra Tamara de Lempicka : dove, quando e perché. Il mio immaginario si ciba voracemente di personalità femminili che hanno deciso di strappare alla storia uno spazio per farsi ricordare. E non per semplice vanità, ma perché coriacee inseguitrici della propria vocazione. Una vocazione tradotta in arte, che spesso tarda a ricevere consensi, che viene snobbata o, ancora peggio, archiviata. Ecco tutto quello che dovete sapere sull’artista mondana più sfuggente del secolo scorso: Tamara de Lempicka.
Mostra Tamara de Lempicka, a cura di Erica Vagliengo.
“Semplicemente…TAMARA DE LEMPICKA”
Una donna che ha vissuto intensamente.
Tutto: situazioni, eventi storici, passioni… Non si è mai tirata indietro di fronte a nulla.
Potete entrare nella sua vita, nella sua casa design, sbirciare tra le sue opere, quasi toccare i suoi cappelli, sognare guardando i suoi gioielli e le foto in cui venne ritratta come una diva, seguire le tappe della sua cronostoria, descritte in modo impeccabile. Avete tempo fino al 30 di agosto, per fare un salto a PALAZZO CHIABELESE a Torino. Una mostra assolutamente da NON perdere, che aiuta a capire meglio il personaggio, la sua profondità, i suoi tanti misteri sia come artista che come donna.
Il primo mistero di Tamara Rosalia Gurwick-Gorska è la sua data di nascita. Non era certo nata nel 1902, come dichiarava… il certificato di morte, stilato nel 1980, la dice di anni 81. Ma, probabilmente, era nata tra il 1895 e il 1898, essendo la sorella minore Adrienne del 1899.
Neppure il luogo di nascita è certo: Varsavia, Mosca o San Pietroburgo?
Quello che è certo è il numero delle opere che vedrete: 80, distribuite in un percorso tematico che presenta al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma che permette di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L’esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino ‐ Assessorato alla Cultura, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice: “Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei “mondi” di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli”, e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell’arte del passato, creando così attraverso la commistione di “antico” e “moderno” uno stile unico e inimitabile. Ad accogliervi sarà la Ragazza in verde, eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume.
Poi, potrete proseguire con la sezione I mondi di Tamara de Lempicka: un’esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l’anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l’anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall’architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell’intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto Strada nella notte e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall’Europa dell’Est nella città “delle luci”, per tutti loro luogo di elezione.
La seconda sezione, Madame la Baroness, Modern medievalist, prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove si parlava del suo virtuosismo tecnico espresso soprattutto nelle nature morte, primo genere in cui l’artista si cimenta fin dall’età adolescenziale e che raggiunge livelli eccelsi negli anni Quaranta. Si prosegue con The Artist’s Daughter (titolo di un articolo americano del 1929), Sacre visioni (donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva coincide un’insospettabile attenzione per la pittura “devozionale”), Dandy déco, (sezione che racconta il costante rapporto della Lempicka con il mondo della moda, nato già nel 1921 quando faceva l’illustratrice per alcune prestigiose riviste), Scandalosa Tamara, si affronta il tema della Coppia: da quella eterosessuale ripresa dal Bacio di Hayez, a quelle lesbiche messe in relazione con alcuni documenti fotografici di Brassaï e Harlingue sui locali per sole donne dell’epoca. La settima e ultima sezione – Le visioni amorose – racconta attraverso eccezionali nudi- la delicata attenzione riservata a uomini e donne da lei amati.
Queste le tappe di un viaggio affascinante, nella vita e nelle opere di un’artista unica, elegante, moderna e innovatrice, che vogliamo ricordare, anche, per questa sua frase (da incorniciare):
“Cerco di vivere e creare, in modo tale da imprimere sia alla vita che alle mie opere, il marchio dei tempi moderni“ TAMARA DE LEMPICKA
www.mostratamara.it /www.ticket.it/tamara
Torino
Polo Reale
Palazzo Chiablese
Piazzetta Reale
Dal 19 marzo al 30 agosto
Mostra Tamara de Lempicka : next stop -> A Palazzo Forti, a VERONA, dal 19 settembre al 31 gennaio 2016
cuore, sai che non mi ha mai fatto impazzire più di tanto?!
un bacino <3
http://www.thefashionprincess.it/
Peccato, a me è piaciuta assai 🙂
Passa anche per Roma?? Perché è davvero interessante un personaggio molto misterioso
Un bacione
Admaiorasemper.website
Non saprei… ma cerca sul sito, a fine articolo
bella la mostra e la sua storia…
grazie dell’interessante post culturale 🙂
buon fine settimana
un bacio
FASHIONBYJEJE
Prego, felice che ti sia piaciuto il pezzo!
Quanto amerei poterla vedere! Baci Elisabetta
Ho visitato la mostra che si tenne anni fa a Milano, splendide opere.
flò
http://lafloppola.blogspot.it
Proprio lei così come Frida sono donne artiste che riescono a essere molto più contemporanee di tante di noi. La loro forza è incredibile e io ho sempre pensato che bisogna un po’ soffrire per poter creare altrimenti di che si parla?!?
mi piacerebbe visitarla, magari insieme da qualche altra parte.
bacetti amorina.
xxx
mari
http://www.ilovegreeninspiration.com
p.s. ho comprato la suite francese
Fino al 30/08 è a Torino 🙂
sarebbe molto interessante vedere questa mostra. Magari organizzo una gita a Torino! 🙂
baci tesoro <3
http://www.larmadiodivenere.com
Brava Barbara!
Grandissima artista, non uscirà mai dal tempo. Mi sa che andrò a vederla a Verona, mi manca l’Arena da un po’… 🙂
xoxo
http://www.bellezzefelici.blogspot.com
Mi è sempre piaciuta molto questa artista, una delle poche donne che hanno dominato il panorama artistico del ‘900. Davvero un buon motivo per fare un weekend a Torino!
Un bacione! F.
http://www.lacivettastilosa.com
Vero, Torino merita una visita, non solo per Tamara!
interessantissima!
Wow, that’s really impressive! Love black and white photography. Thank you for sharing, Eli!
xoxo Ira
JOURNAL OF STYLE / BLOGLOVIN
hai certamente stilato un’ottima presentazione, come sempre del resto. Ma ti confesso che non l’amo particolarmente.
Da quel poco che mi è rimasto della mia laurea in storia dell’arte, la trovo troppo descrittiva e decorativa (rima baciata fatta) e non mi trasmette nessuna emozione.
Un grande bacio e felice ferragosto.
I gusti son gusti 🙂
Great artworks!! Thanks for sharing Eli!!
Happy weekend. Xoxo
http://www.sweetsimpleday.com