Moda e lusso 2016. La notte del desiderio. Perché si dovrebbe desiderare qualcosa di costosissimo,di estremamente popolore, forse anche troppo popolare, quando nè i direttori creativi, nè la comunicazione e il marketing lavorano per originare qualcosa che abbia a che fare con l’imperituro?
La notte del desiderio di lusso, o l’indesiderabilità del lusso. Il “griffato” non importa (quasi) più a nessuno, perché il prezzo è troppo alto per un bene (superfluo) dal destino/prestigio incerto. Non è un caso se alcuni designer come Diane Von Furstemberg e Alexander Wang stanno rivedendo il costo delle loro proposte parallelamente all’offerta. Sembra, infatti, che il ready to wear, spossato dalla lotta contro il fast fashion, per salvarsi, stia spostando l’attenzione sugli abiti da sera, quelli delle occasioni speciali. Come? Diminuendone il prezzo per ingolosire i consumatori.
Ancora una volta le regole del mercato le detta il più forte. E i più forti vendono sotto i 200$.
E’ ancora Pierre Bergé a illuminare di verità quello che sta accadendo ai big del lusso. Per lui, oggi, l’Alta Moda ha a che fare solo con l’arricchito, con il volgare, non è più uno strumento in grado di veicolare un modo di vivere, dei valori. La moda ha perso la sua sacralità. Da simbolo è divenuto niente di più che un mezzo votato all’ostentazione, per chi non ha altro da mostrare.
“Today, the fashion houses supposedly continue to turn out haute couture but they don’t have customers, because I don’t call Russian prostitutes customers. They continue to offer it in the belief it will sell ties and perfume – that’s their right but I don’t believe it and think it is condemned to die out. […]Turning designers into stars, including Saint Laurent, has been totally idiotic. In Saint Laurent’s time, the product was what counted most.”*
E paradossalmente è il fast fashion ad interpretare al meglio il modo di vivere la moda odierno. Zara, H&M e Uniqlo hanno capito, prima degli altri, il senso di fare moda. Non è un caso che Primark, stia facendo impazzire l’Europa, in primis Italia e Spagna.
“There is no longer a need for fashion designers giving people orders on what they should wear, and tying them to dress codes […] Freedom is about allowing people to do what they want. Uniqlo and Zara brushes with ready to wear design, but crucially with a price to quality ratio that corresponds totally with the way people live their lives today. You buy something for not much, it doesn’t last long, you throw away and buy another. It’s the same for everything today.”*
Ma nonostante la divinazione di Bergé ci apprestiamo ad accogliere un’ altra grande celebrity in casa Dior: sarà infatti Maria Grazia Chiuri a farsi carico del compito di disintossicare la Maison dall’overdose stilistica anonima gestita dal team creativo interno dopo l’abdicazione di Simons. E se sicuramente sarà difficile fare peggio, vedremo cosa farà di meglio. Il dubbio sull’efficacia delle “star creative”, intanto, rimane.
Moda e lusso 2016. Il consumatore diffidente.
Ma è possibile mai che nonostante tutti i soldi sperperati dalle grandi Maison in marketing e comunicazione, nessuno abbia ancora individuato che uno dei grandi problemi alla base di questa diffusa disaffezione dalconsumo di lusso stia nel modo di parlare al consumatore? Il consumatore non abbocca più alla persuasione fine a se stessa. Le persone, infatti, non hanno più bisogno della moda di lusso per affermarsi nella società. Non ne hanno bisogno perché si è sgretolata la fiducia che questi vi riponevano. Il consumatore non è un cialtrone sprovveduto perso nel paese dei balocchi di Instagram, bensì, una persona informata e avveduta. Se è la comunicazione a fare la moda, bisognerebbe quanto meno rendersi conto che quello che valeva fino a un anno fa, oggi non ha ragion d’essere.
Il consumatore si è fatto furbo.
La comunicazione popolare, quella volta a raggiungere il maggior numero di persone possibile, quella autoreferenziale, quella della “star”o quella dell’ “influencer di banane” del caso
NON è PIù SUFFICIENTE A GIUSTIFICARE IL PREZZO DI UNA CREAZIONE PENSATA PER INVECCHIARE NEL GIRO DI 2 MESI (al massimo).
Se per Della Valle non ha più senso parlare di moda stagionale (in quanto ampiamente stagionata) e di stilisti, se Bertelli propone di far sfilare la donna a luglio per battere sul tempo il fast fashion, se si moltiplicano le pre-collezioni per tenere desta l’attenzione del pubblico, forse, occorrerebbe anche riformulare il modo di interagire con il pubblico.
Il lusso, per quanto concerne la moda, deve rimpossessarsi dell’eterno, e per fare ciò deve seminare esclusività, quella che da tempo si è persa nel supermarket della comunicazione dozzinale, dello spettacolo, dell’apparenza e della superficialità.
Moda e lusso 2016. Il lusso, un superfluo necessario, ma per chi?
Il lusso è superfluo che esiste in quanto collocato al di qua di una indomabile, apparentemente illogica, pervasiva, desiderabilità.Ma questa indomabile, illogica e pervasiva desiderabilità deve, dapprima esistere, e poi potersi proiettare nel futuro. Nella costante tensione che schiacchia le case di moda più prestigiose del globo, quella tra vendibilità e ricerca sul prodotto, oggi, ai consumatori rimane solo l’erranza in un purgatorio di ombre. Ombre di qualcosa che fu, ma che non riesce ad essere. E così si sperimenta la dimensione spettrale della moda, quella legata al presente-presente, un adesso scosso da un convulso, quanto indisciplinato, ritmo social. E se è così che deve essere, almeno che sia venduta a buon prezzo.
Fashion Editorial: orgoglio Zara
” Influencer di banane ” riderò fino a domani . Magari alcuni abiti sarebberó più abbordabili sarebbe la volta buona che vado in banca rotta . Baci
http://www.therosestrawberry.com/
Riesci sempre a far riflettere le persone su argomenti e punti forse poco trattati!
In questi scatti sei favolosa. Kiss
Nuovo post “Un’esplosione di colori per un’estate frizzante.”sul mio blog http://www.littlefairyfashion.com
Oh ma che posto incantevole ely sembri una ninfa!
Riguardo a quello che scrivi io penso che davvero oggi non si potrebbe giustificare un prezzo alto per qualcosa che dura solo un paio di mesi, ma in realtà ci sono persone e popoli che alimentano ancora il mondo del lusso. Io mi sto disintossicando per fortuna.
http://www.dontcallmefashionblogger.com
Sono d’accordo con te dalla A alla Z… e questo abito Zara spettacolare dimostra alla perfezione che con il buon gusto anche il low cost permete di raggiungere ottimi risultati, shooting spettacolare!
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
Lovely dress!! You look stunning Elisa 🙂
Amazing post dear!
Stunning!
Emma
http://www.emmalovesfashion.com
Si punta troppo sul consumismo e noi che ne siamo vittime non vogliamo e non possiamo spendere cifre da capogiro per una moda che svanisce più veloce del vento! Romantico e fresco il mood di queste foto!baci Elisabetta
Bellissimi questi scatti Eli, esaltano la tua naturale eleganza ! E quanto scrivi è di grande interesse, come sempre, ho adorato il post (e a “influencer di banane” rotolavo dal ridere !). Baci
Fashion and Cookies – fashion and beauty blog
questo posto incantevole è perfetto per questo look.. l’avevo già visto in un altro tuo outfit e poi sul snapchat.. una volta il prezzo giustificava la qualità, ma ormai tanti fanno i furbi e usano il materiale scarso, ovviamente non tutti, ma ogni tanto qualche furbetto si trova..
sei spettacolare in questo abito <3
un bacio
http://www.mammaaltop.com
complimenti sempre foto meravigliose
http://unconventionalsecrets.blogspot.it
Parole sante
Alice Cerea,
Babywhatsup.com
ammetto di essere arrivata anche io più o meno a questa conclusione. Io però ne faccio una questione di noia, non mi piace quello che diventa troppo popolare e le cose straviste mi annoiano prima.
Non so in che direzione ci sposteremo.
bellissimo il tatuaggio 🙂
xxx
mari
http://www.ilovegreeninspiration.com
si va sempre più verso la ricerca del ricercato e personalizzato secondo me.
Un bacio!
N
http://www.naylac.com
Personalmente penso che nonostante le distanze che sta prendendo dalla realtà, quello del lusso sia un mondo che viaggia sempre benissimo. Diciamo che il viaggio dal lusso alla realtà di tutti i giorni è impossibile mentre i brand sotto i 200€ stanno salendo sempre più anche a scapito dei brand più famosi. Se sia buona cosa o no non lo so ma vista la velocità a cui viaggia tutto lo scopriremo a breve. Bello lo shooting. La location è stupendo e quel vestito di Zara è perfetto (anche per il senso del post)!!! Un bacio,
Eni
Eniwhere Fashion
Eniwhere Fashion Facebook
These pictures are so so nice!! <3
Kisses,
Marta
http://www.martamademoiselle.com
Bellissima, stai benissimo! Mi piace il tuo blog, ti andrebbe di seguirci a vicenda?:)
http://julesonthemoon.blogspot.it/