Dior Spring Summer 2017: ecco il debutto di Maria Grazia Chiuri
Dior Spring Summer 2017: il trionfo di Maria Grazia Chiuri. Un applauso dovuto. Un’esclamazione sentita: J’ADIOR! Finalmente Dior ritornerà a vendere abiti. Maria Grazia Chiuri, prende il timone di un veliero privo di rotta e comandante, compiendo il miracolo. Il meglio dell’immaginario di Valentino, ora, appartiene a Dior.
E anche se la moda è Francese di nascita, i creativi più celebrati (giustamente) sono tutti Italiani.
Tanta stima a Loro e a questa donna che finalmente può godere del successo in solitaria. Prima di lei un altro Italiano dettava moda in casa del “nemico”: Gianfranco Ferré (1989-1997).
Dior Spring Summer 2017: le donne, spadaccine di giorno, mansuete ninfe di notte
Avrei adottato un altro termine al posto del leitmotiv battagliero “(R)evolution“. L’anglicismo sarà pure “figo”, ma non rispetta lo charme e il prestigio di una Maison storica come Dior. Avrei preferito “Renaissance” o “Révolution“. Come Rinascita, come Rinascimento, quello che viveva (talvolta indigesto) in Valentino e che ritorna leggiadro, come un delizioso madrigale, sui corpetti dagli intarsi preziosi degli abiti-velo.
OhhMyDior. La Chiuri, mentre fa la rivoluzione, si schiera con le femministe. “We should all be feminist” urlano le stampe sui body-tshirt infilati sotto le trasparenze fluide delle gonne.Un femminismo post-moderno, punk-romantic, intellettuale e, soprattutto, femminile.
La vera rivoluzione è essere donne.
Vestirsi da Donne.
Comportarsi da Donne.
Sognare da Donne.
Bianco, nero e qualche squarcio rosso. Si sente la gravità di un peso, quello di dover dare continuità al passato, eppure, anche quando la sperimentazione si fa difficile, come nell’adattamento della divisa da “scherma“, il risultato sorprende per eleganza e portabilità. D’altronde, non c’è sport più nobile della spada.
Onore e merito a Maria Grazia Chiuri che riaccende nel pubblico il gusto per il lusso. Un lusso “giustificato”. Un lusso fatto di pensieri positivi. Un lusso pensato per rendere belle le donne. Un lusso generoso, poiché cosparso di ricami, tulle e volant, stelle e lune. Un lusso necessario, che tira fuori dal baratro una Maison, palesemente in imbarazzo, che rischiava di annullare la sua gloriosa storia annichilendosi in sterili e castigati virtuosismi stilistici.
immagini via tumblr.com
Anche a me è piaciuta un sacco e un po’ lo speravo anche. Bello l’articolo, come sempre d’altronde…Un bacio,
Eni
Eniwhere Fashion
Bloglovin of Eniwhere Fashion
Sfilata favolosa…..