Scarpe primavera 2017, cosa c’è da sapere?
Scarpe primavera 2017: tra spettacolo e comodità. E venne così il tempo in cui le donne dimenticarono come camminare sui tacchi alti.
C’erano una volta le signorine che sfidavano la gravità ancheggiando dall’alto del loro tacco 12, ecco, oggi, sono una specie in via d’estinzione.
E così, mentre svaniscono in un ricordo fumoso, come in un sogno senza seguito, le scorribande Newyorkesi di Carrie Bradshaw sulle sue Manolo Blahnik, ci si accorge di quanto la smania per le scarpe dal tacco alto e affilato sia invecchiata insieme alla mitica Sarah Jessica Parker.
Scarpe primavera 2017: meno estetica, più pratica
Ma il motivo vero per cui le donne hanno dimenticato “il come” camminare sui tacchi alti è dovuto al fatto che non riescono più a dare una risposta al “perché camminare sui tacchi” (senza contare che più che camminare, oggi, si corre)quindi:
perché complicarsi la vita, quando per essere “chic” possono bastare le ciabatte?
Con grande orrore di Mr. Louboutin, che da sempre progetta costosissime scarpe scomode per femme fatale procaci, conveniamo tutte con l’accettare di buon grado la comodità come nuovo lusso.
In macchina, in bici, in metropolitana o in aereo, la testa è troppo occupata per farsi carico anche del male ai piedi, dei sanpietrini o delle storte. L’eccezione tacco si fa solo per lo stivaletto con il calzino studiato da Demna Gvasalia o per il tacco massiccio anni ’70, “grezzotto”, ma sicuro.
Ecco quali sono i modelli che prima o poi finiremo per acquistare (almeno un paio, almeno simili, almeno da Zara)
Lo stivaletto con il calzino
Mules, ciabatte &co in pieno stile “povero bene”
Le décolleté, sling back o sandaletto sì, ma con kitten hell
Iperboli platform
immagini via pinterest.com
no, non mi piacciono proprio 🙁
http://www.unconventionalsecrets.com/