Gucci Cruise 2018: l’estetica del parvenu trionfa
Gucci Cruise 2018. Sorrido leggendo le peripezie verbali adottate dai giornalisti che, non potendo esprimere liberamente il proprio giudizio, si dilungano in articolati girotondi terminologici volti a riempire di fiocchi e ghirlande un imbarazzante, quanto esibito, vuoto creativo.
Si chiama masturbazione lessicale e serve per distrarre l’attenzione dal solito ammorbante sbrodolamento di cianfrusaglie colorate.
Perché la collezione Gucci Cruise 2018, mostrata di ripiego a Palazzo Pitti, mentre venivano fritti i “quadretti” della Galleria Palatina -risalenti ai secoli XVI e XVII e per nulla valorizzati da noi Italiani-, è la solita solfa: la solita orgia di provocazione kitsch declinata in suggestioni –apparentemente– colte.
Si tratta di un modus operandi che solo superficialmente ha a che fare con il sofisticato amore per il collezionismo, la nostalgia e l’eclettismo culturale del suo regista, poiché, di fatto, ridicolizza e banalizza concetti e simboli per riempire lo stomaco – ingordo di riconoscimento- dei parvenu contemporanei.
Quei parvenu, che forti del loro potere economico
pensano di ottenere autorevolezza e stima attraverso l’ esibizione di una moda che pretende di elevarsi a nobile arte solo per il fatto di fare propri cliché e stili appartenenti alle più svariate epoche e tradizioni. Dal Rinascimento Italiano, si passa a Elsa Schiaparelli, per arrivare al punk di Westwood-McLaren e all’hip hop.
Questa sì, che sarebbe appropriazione culturale.
Perché ancora una volta si è parlato di appropriazione culturale indebita
Esatto, proprio come la storia di “Chanel per quel boomerang, ma a questo giro ci va di mezzo la cultura hip-hop afro, che tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, si riconosceva nella creatività di Daniel Day, ovvero Dapper Dan.
Dapper Dan, chi era?
Uno stilista con atelier ad Harlem, noto per aver demistificato i loghi dei marchi più famosi del globo creando, per primo, un business sorretto sull’esibizione del fake. Se per il boomerang di Chanel la superficialità della moda poteva giustificare il cosiddetto “reato” di appropriazione, in questo caso il discorso cambia.
La copia della creatività altrui (in qualunque forma questa si palesi: una giacca, un abito, una scarpa), non sarà mai un “omaggio artistico o una citazione”, a meno che non venga dichiarato precedentemente.
Ma questo non è sicuramente il male peggiore per Gucci di A.Michele, perché le sue collezioni sono tutte fondate su di una perversa e forzata manipolazione del passato e, pertanto, sull’appropriazione culturale indebita.
Gucci contro la cultura, NON controcultura
In un esercito di ciechi chi ha un occhio solo fa il generale. Cosa ti aspettavi dai seguaci –wannabe- di Kendall Jenner? Perché sono loro quelli che vengono corteggiati da molti marchi di lusso, come Gucci. Ebbene sì, è deprimente, ma abbastanza semplice incantare una moltitudine di somari disadattati. E Alessandro Michele, grazie al lavoro combinato della stampa e di qualche diva di Instagram, ci riesce benissimo.
Le collezioni di Gucci, contribuiscono ad impoverire tutti quanti, tranne Kering.
L’estetica del parvenu tutto giustifica e tutto polverizza, perché non presuppone alcuna conoscenza alla comprensione e/o interpretazione dei contenuti. Non c’è valore, ma solo squallore.
Il lusso dovrebbe staccarsi da questa allettante scorciatoia commerciale volta a compiacere l’umanità più becera e vile, seppur traboccante di denaro.
L’estetica del parvenu, genera un lusso senza intelligenza
Senza dubbio, questa moda si mostra come onesto e realistico specchio della società, ma di quella più deplorevole. Insopportabile, mortificante.
Minimalistic but great!
https://4highheelsfans.wordpress.com/2017/06/01/colors/
Bello questo outfit!
Un bacione,
Mariateresa Scotti
Fashion secrets of a pretty girl
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Una bella riflessione.
Semplice e minimal sei fantastica. Kiss
Nuovo post “Stop! La comodità prima di tutto” ora sul mio blog http://www.littlefairyfashion.com
Bello quetso contrasto tra l’esplosione di colori di Gucci e il tuo look minimal in total white, meravigliosa.
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
look favoloso come sempre!!!
baci
http://www.unconventionalsecrets.com/
Adoro questo abito total white!
Super!
Bacioni
http://www.glitterchampagne.com
Capisco molto bene quello che dici. Io mi sono fatta un po’ un’altra idea che avevo cominciato a buttare giù giorni fa.
Comunque ovviamente sollevi dei punti super interessanti.
Brava!
xxx
mari
Sì, un po’ troppo confusionaria la proposta di Gucci e poco raffinata.
Tu invece raffinatissima, adoro le mules di Zara che indossi!
Bacioni<3
Martina
http://www.pinkbubbles.it