Webstar e top Influencer? Dopo l’exploit di Céline Dion occorre riconsiderare i ruoli di chi è cosa
Webstar e top Influencer: chi?
Metti qualche vestito Haute Couture, prendi Céline Dion e affida tutto a Vogue. E’ bastata una settimana, una sola settimana di fine luglio per far dimenticare al mondo il patetico teatrino delle “webstar”.
Webstar e Top Influencer: Céline Dion fa sfigurare tutte le “Instaceleb”
Sì, in una sola settimana la “sciura” ha sbaragliato ogni specie di socialité e/o Instastar. Insomma, le ha rimesse tutte al loro posto.
“Era inaspettata, si parlava solo di lei. Era come se le altre non fossero mai esistite, zittite nei loro cliché e nei loro banali provincialismi”.
I loro fisichetti immaturi, le loro labbra pronunciate, i loro zigomi lavorati, i loro sorrisetti ammiccanti, il loro atteggiamento divistico, i loro fidanzati zarri, non rimaneva più niente: erano come evaporate nella calura estiva.
Céline Dion: ecco cosa si intende per webstar
Della serie: se vai cercando popolarità, tanto vale “usare” qualcuno di famoso per davvero
O meglio, qualcuno che dia un senso all’essere famoso. Céline Dion è la nuova influencer-star ma diciamo pure, l’unica in grado di essere tale. E anche se ai Millennials, la “Madama” arriva insieme a Kate, Leo DiCaprio con tanto di “titanico Titanic“, il messaggio viene colto di buon grado.
Quando diva si è, non si fa
E così, la nostra “vedova allegra”, nonostante i suoi 49 anni di vocalizzi strappalacrime e la sua vita da super riccona, si scopre divertente, autoironica, espansiva, imperfetta e soprattutto umana: in una parola? Autentica.
L’autenticità premia sempre
L’autenticità fa la credibilità. Céline Dion è una vera sorpresa digitale, spontanea, irresistibile e assolutamente generosa in questo suo sforzo di riempire il nostro noiosissimo vuoto simbolico.
Ancora non si capisce se questa cosa apra una nuova crepa nel precario, quanto fumoso mondo delle Instacelebrità, ma sicuramente qualche dubbio sull’effettiva influenza dei soliti “top influencer of the world” è stato sollevato.
Raccontare una storia, vendere un messaggio: cosa si pretenderà dagli “Influencer”?
Se non ti è dato essere una diva delle proporzioni di Céline Dion, forse è meglio che tu ti dia da fare.
Ma non solo su Instagram. Si dice che ai tempi di Instagram, i blog come forma di comunicazione e promozione siano spacciati. Forse è vero, momentaneamente, i blog non rappresentano quel tipo di fruizione rapida e fluida a cui i più giovani si sono tanto affezionati. Questi, infatti, tendono a cibarsi esclusivamente di contenuti visivi e sono insaziabili di novità.
Il blog ha tempi di aggiornamento più lunghi,
inoltre, nonostante Seo, parole chiave e altri stratagemmi, la maggior parte degli articoli tende a perdersi negli algoritmi Google, come in un buco nero. Detto questo, Facebook sembra venire in suo soccorso per rimetterlo in pista.
Facebook rivaluterà una volta per tutte l’importanza dei blog
Scrive Scandellari:
“Negli ultimi mesi la piattaforma ha migliorato notevolmente il motore di ricerca interno, consentendo di trovare anche contenuti e singoli post. Questa possibilità ha incrociato la domanda di molti che utilizzano Facebook come unica piattaforma di accesso alle informazioni. […]Come fonte di traffico su siti e blog, Facebook sembrerebbe aver sorpassato Google, almeno secondo i dati riportati da Parse.ly che attribuisce a Facebook il 40% del traffico verso il web, contro il 37% proveniente da Google.*
Essere blogger, non è una perdita di tempo
semmai, completa, ma soprattutto, giustifica e qualifica il ruolo alquanto nebuloso dell”Influencer”.
La rivoluzione di Condé Nast
E’ tempo di ristrutturazioni drastiche in casa Condé Nast. Presto, spariranno tutte le riviste sotto Vogue Italia (rispettivamente: Vogue Uomo, Vogue Bambino, Vogue sposa e Vogue accessori) e, come annunciato l’altro giorno, a settembre sui giornalisti pioveranno allettanti incentivi per lasciare volontariamente l’azienda. D’altronde, sarebbe stato ingenuo pensare che tutto sarebbe rimasto come 60 anni fa, anche dopo la morte di Franca Sozzani no?
Condé Nast e l’ “allevamento intensivo di blogger”
“Escono giornalisti, entrano blogger”.
Così, Condé Nast lancia un progetto volto a creare nuove blogger.
Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato proprio questo gruppo editoriale, un tempo regno della più accanita “hater” di fashion blogger a promuovere questa figura così ibrida, così “bastarda” a metà tra la scrittrice e la sciacquetta?
No, non è uno scherzo, qualche settimana fa l’azienda ha dichiarato di voler formare 20 beauty blogger. Il progetto si chiamerà Condé Nast Academy e sarà gestito insieme al gruppo L’Oreal Italia e all’Università Bocconi (l’anno prossimo verrà esteso anche ai settori moda e lifestyle).
Sì, essere blogger, quando sono tutti “semplici Influencer”- sfondati di “follower”-, oggi dà una certa autorità
In un mondo in cui tutti pensano di poter fare tutto, dove le scelte si fanno sempre più difficili e la competizione è spietata, essere blogger credibili, (quindi narratrici preparate, menti creative e interessanti), può fare la differenza.
Il lavoro di una blogger non si esaurisce nel blog, ma si legittima a partire da esso
La narrazione della blogger, infatti, si declina su diverse piattaforme contemporaneamente, dove l’una non esclude l’altra. Ad ogni social il suo linguaggio e il suo pubblico.
Per concludere Céline Dion ci serviva proprio, per ripensare e ridimensionare ruoli e ambizioni
Sarebbe auspicabile, ad esempio, ritornare a chiamare le persone con il loro nome, lasciando il “titolo” di “PERSONAGGIO PUBBLICO” (RIGOROSAMENTE AUTOCONFERITO) a chi ha le carte per essere tale a tutti gli effetti. E’ giusto che le star, quelle poche che rimangono, si godano il loro meritato successo. E per quanto riguarda tutti gli altri, credo che sia arrivato il momento di lavorare sodo per davvero, tutti smascherati, o quasi.
immagine copertina via pinterest.com
Great pictures and outfit!
https://4highheelsfans.wordpress.com/2017/07/30/holidays-in-tuscany-the-apartment/
Una vera rivoluzione, un cambiamento drastico.
Nuovo post “Mezzanotte Store| La moda Bimbi da Milano a Porto Cervo” ora su http://www.littlefairyfashion.com
Con l’avvento delle stories su Instagram poi, tutto corre alla velocità della luce, la vita in tempo reale!! E si perde interesse a leggere i post sui blog !!!!
Bacioni
http://www.glitterchampagne.com
E’ vero, si è parlato solo di lei, quando la classe e l’essere diva non è costruito, ma è insita nella persona sbaraglia qualunque concorrenza.
Tu sei sulla buona strada eh, ogni shooting è da rivista di moda.
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa