Cosa si cerca sui social network?
Cosa si cerca sui social network più di ogni altra cosa? L’unicità.
Collaborazioni uniche, pezzi unici, persone uniche, anzi, sarebbe meglio dire profili unici (perché prima di corpi siamo account). Si è così tanto ingozzati e desiderosi di evidenziare questa fantomatica”unicità”, da non avere più idea di cosa essa sia realmente.
Cosa si cerca sui social network. Di quell’esigenza di unicità che muove dalla moda
“Novità a spazio e tempo determinato
Quando le novità non bastano più, si caricano le merci di unicità”.
Le chiamano limited edition o capsule collection e sono il pretesto più abusato per calamitare l’attenzione dei Social. Non esiste marchio medio, alto o basso, di moda o beauty che non ne faccia ampio utilizzo. E’ dell’altro giorno la collaborazione di Karl Lagerfeld con Vans, ma la lista è lunga, si pensi alla recentissima partnership Louis Vuitton con Supreme o Burberry con Gosha Rubchinskiy.
“Quello che stiamo vedendo nel mercato di lusso negli ultimi due anni è che il consumatore trova interesse per l’innovazione e prodotti unici. Quando stai facendo una collezione di capsule, stai creando qualcosa che sorprende e ottiene l’attenzione del consumatore “
Mario Ortelli, analista senior di Bernstein –businessoffashion.com–
Quindi basta una felpa “unica” per unicizzarsi?
Nel contesto in cui “viviamo” strozzati in un regime visivo perverso, “unici” si diventa soprattutto consumando.
Consumando soprattutto moda. Spesso le parole che utilizziamo quotidianamente nascondono strutture nascoste che ci dicono molto di più di quello che significano. La parola “abito” inteso come vestimento deriva dal latino habitus. Habitus, era un sostantivo dai molteplici significati. Un lessema associato sia alla figura e alla parvenza, che all’atteggiamento interiore, inteso come carattere, temperamento o spirito del soggetto.
L’abbigliamento ha quindi a che fare con l’esteriorità, ma è intrinsecamente legato alle nostre disposizioni interiori.E a ben vedere non c’è molto da stupirsi se oggi tutti noi facciamo così tanto affidamento sulla moda per risalire la china che dall’indifferenziazione insegue la distinzione dalla massa.
Sii unico. Senza esserlo(ma non si dice)
Da quando abbiamo smesso di essere individui calati in spazi fisici confinati e pressoché stabili, è successa una cosa stramba, siamo diventati tutti un po’ più merci e meno esseri umani.La necessità di distinzione -per vendersi al meglio- facente leva sul nebuloso concetto di unicità, è diventato un bisogno decisivo per calamitare l’attenzione altrui.
Il paradosso è che consumando (inteso in senso ampio) e interiorizzando cose che uniche non sono, non facciamo altro che contribuire all’omologazione generale della specie, annientando la nostra vera unicità.
“Unici, ma uguali è meglio”
L’unicità ai tempi di oggi
L’unicità sembra un valore che più ci è consentito esprimere, più si appiattisce in una fredda automazione comportamentale. L’unicità dell’ “avanti Instagram” (a.I) è un imperativo da perseguire a tutti i costi, eppure, sui social, si rafforzano le convenzioni. Convenzioni stabilite dall’alto, mi verrebbe da dire.
Gli hashtag condensano le tendenze,
le foto riproducono cliché all’infinito. Insomma, la realtà è che la preferenza su Instagram & Co. non è quasi mai data a chi coltiva e diffonde la sua propria unicità discostandosi davvero dalla norma per creatività e bravura.
Ancora non si capisce se questa mancanza di sana obiettività che tende ad appiattire la realtà in un percorso visivo-creativo altamente condizionato – sia l’effetto di una strategia messa in atto dagli
“Architetti oscuri dietro il social” o sia una conseguenza direttamente proporzionale alla limitatezza dei gusti della popolazione “media” . Probabilmente entrambe le cose sono connesse.
La rincorsa all’unicità -la mia conclusione-
è la più grande balla del nuovo secolo. Mentre ci crogioliamo nella sicurezza dell’essere unici, di avere una pagina Ig unica, di vestire e di pensare in modo unico, atrofizziamo il nostro potenziale creativo per sempre. I mezzi condizionano i messaggi. I mezzi sono i messaggi, tutto quello che facciamo segue un copione già scritto. Ma non da noi. Forse.
immagine copertina via pinterest.com
Very nice and original outfit 😉 I like the mix of styles here
https://4highheelsfans.wordpress.com/2017/08/24/tuscany-san-gimignano/
Non è facile essere originali in questo periodo, unici meno che mai, ma penso che tu sia una di quelle a cui riesce meglio! 😉
Look e foto strepitose!
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
molto interessante questo punto di vista, hai proprio ragione
baci
http://www.unconventionalsecrets.com/
Tu sei sempre originale tesoro!!
Bacioni
http://www.glitterchampagne.com
Ma tu sei davvero unica!
Stupendo questo look, reso speciale dalla tua creatività ed originalità!
Bacioni
Martina
http://www.pinkbubbles.it
L’ispirazione anni 90 è il top, hai ricreato un look stra figo come sempre
Mrs NoOne