Sfilate Milano settembre 2017: ecco tutto quello che devi sapere
Sfilate Milano settembre 2017: se ti aspetti delle novità, non le troverai da Gucci
Una passerella come una mappa, anzi, come LA mappa della casa di campagna del poeta Orazio. Una mappa per arrivare dove? All’assoluzione.
Alessandro Michele si riscatta dalle accuse mosse contro la sua appropriazione indebita di simboli eleggendo la citazione a forma d’arte. Per farlo cede ancora alla provocazione e materializza la sua sfilata erotic-disco-trash in un museo a cielo aperto. Un museo, ovviamente, disseminato di riproduzioni appartenenti alla storia della civiltà umana. Siamo a Roma? Al Louvre? Al Permagon di Berlino? No, siamo in un capannone dove il consumo attualizza il riprodotto, parafrasando Benjamin.
Dalla scenografia ai look, la sineddoche si compie alla perfezione e nessuno dovrà più chiedere scusa
“Le mie fonti sono così chiare che non sento il bisogno di una didascalia“, così risponde ad Angelo Flaccavento a proposito del suo ultimo plateale scopiazzamento dal Dapper Dan Americano (anche se la lista delle “fonti” sarebbe lunghissima). Dapper Dan Americano che oggi è protagonista della nuova campagna pubblicitaria Gucci. Dapper Dan che verrà sponsorizzato dalla stessa società per avviare la riapertura della storica boutique di Harlem (Dapper Dan era stato costretto a chiudere nel 1992 per via del suo business basato sulla copia dei marchi famosi). Insomma, questo è il marketing dei Signori. Questo è il potere, che tutto compra, anche l’amore.
Chiusa la faccenda “copia”,
con questo nuovo capitolo Alessandro Michele, si defila argutamente dal perverso circolo vizioso della caducità della moda ai tempi della sua velocissima riproduzione tecnica, abbracciando la permanenza di abiti e stile, là dove tutti gli altri optano per l’ impermanenza delle tendenze. A questo punto la domanda è: riuscirà mai Alessandro Michele a ridare valore cultuale alle sue mercanzie?
Questa domanda non se la pone di sicuro Alberta Ferretti
che per ringiovanire il suo marchio, ancora una volta si affida alla popolarità dei suoi “angeli” stranieri dal forte richiamo mediatico. La collezione “Alberta’s Secret” è una roba in stile “moda mare a Positano” carina e lurexeggiante, come quei completini che puoi trovare anche alle bancarelle.
Sfilate Milano settembre 2017
Scognamiglio,
non c’è motivo di vestirsi Motivi, né, tanto meno, Motivi by Scognamiglio, quindi il lustro del suo défilé lascia il tempo che trova. Ah già, che di tempo non ne abbiamo.
N°21 o Prada?
Boh, apprezzabile lo sforzo rosa, ma la collezione è leziosa e banalotta.
Fendi: vede una sciura naziskin
Dopo aver rinfrescato il logo, ci si aspettava una collezione più leggera e invece no. Una palette spenta che dal blu, passa al verde e finisce nel marrone. Un caos di righe e quadri, un sovrapporsi di linee, che nonostante i tessuti lievi, lo chiffon diventano fastidiosi e grevi. “Va bè ma tanto loro sono pellicciai” Sì, ma le borse a chi le vendono? Idee asciutte e scialbe.
Prada: la Signora di Milano torna a imporsi con violenza a musa della moda internazionale,
con una collezione che non ha niente di già visto e tutto da riscrivere.
Gli eroi dei fumetti sono tutti femminili. Miuccia sonda i demoni che attanagliano il genere femminile e fa uscire la cattiveria cucendo insieme al risentimento la voglia di rinascere. Il suo rock è un blues, una supplica, una presa di coscienza delirante e magnetica, ruggente e moderna. Le tracce del maschile sono evidenti, ma fatte a brandelli e riadattate dalle fiere (le donne arrabbiate e incattivite), che in quanto belve feroci ,dopo avere banchettato sui resti di un mondo maschile che non ha futuro, ne fanno ciò che vogliono. Mentre la fusione di generi si compie in piena armonia, seppur irruente, il risultato convince dal primo look. Una passerella assolutamente realistica e vera.
ONORE E GLORIA ALLA RINASCITA DI Prada.
Versace: “Gianni we love you” e fa il botto
Donatella Versace dal rosso del bilancio passa al “gold” dell’epoca d’oro dei 90s riesumando la salma di Gianni e cariatidi varie. Una sfilata imponente, un flusso continuo di pezzi finiti nel dimenticatoio all’ombra di Lady Gaga. Finalmente ha capito che per vendere qualcosa deve farsi da parte.
Fine.
immagini da https://www.businessoffashion.com/
Sempre diretta nella tua analisi della settimana della moda. Adoro il tuo look.
ottimo post, molto interessante il tuo punto di vista sulle collezioni
baci
http://www.unconventionalsecrets.com/
Questa FW la ricorderemo per la genialata di Donatella: copiare il fratello dalla A alla Z e riportare le strepitose 5 top, ha vinto a mani basse!
Tu splendida come sempre.
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
Stylish … very stylish 😉 This top is gorgeous 😉
https://4highheelsfans.wordpress.com/2017/09/25/bye-bye-summer/
Adoro il pantalone che hai indossato!
Un bacione,
Mariateresa Scotti
Fashion secrets of a pretty girl
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great look bella