Direttori creativi case di moda oggi: ecco come cambia un mestiere
Direttori creativi case di moda ai tempi della crisi.
Anche se ci stiamo attardando nell’abituarci, abbiamo tutti compreso quanto l‘incertezza come modus vivendi sia l’unica sicurezza del contemporaneo.
Nell’epoca della condivisione ci spartiamo alacremente anche diverse porzioni di malessere emotivo, di instabilità affettiva e, naturalmente, anche un bel pezzettone di incertezza lavorativa.
Una grande verità con cui tutti stiamo facendo duramente i conti. Conti che, come ben sappiamo, non risparmiano nemmeno i ruoli più ambiti. Ruoli come quelli di direttore creativo dei marchi più prestigiosi.
E così sul “divano dei disoccupati stellati” si comincia a stare belli stretti.
E’ proprio dell’altro giorno l’indiscrezione che vedrebbe una Phoebe Philo giungere al capolinea del suo lungo viaggio (dal 2008) alla direzione creativa di Céline. Che cosa ne sarà dopo di lei non è dato a sapersi, ma la compagnia dei “diversamente occupati” celebri è di ottima qualità: Riccardo Tisci, Hedi Slimane, Alber Elbaz, ad esempio, tengono alto l’umore e il nome della nuova community.
Ma che cosa sta succedendo al sistema moda? Sistema moda sismico
La percezione è che questi repentini cambiamenti di rotta e di poltrone, siano dovuti non più solo alla volontà di massimizzare il business – attraverso rinnovamenti stilistici, talvolta radicali- ma siano scosse riconducibili alla volontà di ridurre in macerie il passato per ricostruire un futuro moda dai connotati nuovi.
Negli ultimi 5 anni è stato il polo del lusso
a doversi adeguare – spesso maldestramente- alle rivoluzioni tecnologiche e sociologiche imposte da Facebook, Instagram, Snapchat ecc. Questi cambiamenti hanno spinto la democratizzazione della moda -lusso- ai massimi livelli di inaccettabilità. Si è persa l’esclusività, la consapevolezza e l’iconicità del bene di lusso. Là dove c’era la rarità si sono insediate disponibilità e prossimità, veri e propri killer del desiderio.
Non è passato molto tempo da quando prodotti quali zucchero e vetro, luce e velluto, pepe e specchi erano soltanto riservati a un’esigua minoranza di ricchi potenti. Il fatto che nessun principe del passato potesse disporre di quel che oggi rientra nel normale standard di vita del piastrellista o di un parrucchiere, è uno di quei luoghi comuni che, presi sul serio, ci farebbero certo rimuginare.(Enzensberger 1999)*
Un’inversione di rotta necessaria: risemantizzare il concetto di lusso
L’euforia e la spettacolarizzazione del materialismo e dello spreco vistoso stanno esaurendo la loro portata, perché oggi l’offerta di superfluo si è moltiplicata esponenzialmente. Occorrerà quindi lavorare sulla consapevolezza, sull’impegno sociale e ambientale dei marchi attraverso valori quali: la cultura, l’arte, l’emozione, l’esperienza e l’autenticità.
Parallelamente un nuovo modo di dirigere i marchi di lusso rimpiazzerà quello vecchio
Lungi dal saper cucire e tagliare stoffe, i profili dei nuovi “creativi” alla direzione dei marchi di lusso potrebbero essere menti assolutamente brillanti quanto assolutamente sconosciute. Giovani intraprendenti e carismatici, profondamente connessi con le comunità virtuali e con le sottoculture/controculture urbane, ma distanti anni luce dal mestiere del Couturier.
Se ci eravamo lasciati impressionare da facce quali A.Michele, Natacha Ramsay-Levi e dalla nomina di Isabella Burley – Editor-in-chief di Dazed&Confused- ora Editor-in-residence (?)a capo del rilancio di Helmut Lang , forse sarà meglio prendere atto del fatto di trovarci solo all’inizio di un nuovo capitolo di storia della moda. Meglio tenerci pronti a tutto.
Immagine copertina via pinterest.com (Cristóbal Balenciaga)
Very nice outfit and great booties as well as pictures 😉
https://4highheelsfans.wordpress.com/2017/10/22/see-you-soon/
Come sempre un post interessante e look fantastico. Kiss
Nuovo post “L’eleganza dei piccoli gioielli – Happiness Boutique” ora su http://www.littlefairyfashion.com
bellissimo outfit!!!
baci
http://www.unconventionalsecrets.com/
Che spettacolo Elisa, ogni volta mi sembra di sfogliare le pagine di una rivista. Bellissima.
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
Passo per un saluto! Kiss
Nuovo post “Come ti trasformo un look kids – Dolcetto o scherzetto?” ora su http://www.littlefairyfashion.com