Rivoluzione nella moda 2018: il lusso vende ideologie non vestiti, ma davvero?
Rivoluzione nella moda 2018.
Interno giorno, camera da letto Paola. Campo totale. Paola si sveglia di malumore . Notte difficile. Il saldo del suo conto fa piangere, l’amica si è fatta il suo ragazzo e poi la fame nel mondo, i pochi like sull’ultima foto, le bollette e le tasse della partita Iva. Quanta amarezza. Grazie al cielo la sua nuova Ophidia GG è in consegna. La sua Rivoluzione contro il male della terra inizia oggi.
Prendi un mucchio di personaggi annoiati, qualche riccastra pasionaria e qualche teenager frustrato in cerca di fede, mescola tutto, semplifica e vedi cosa viene fuori. E’ online sul sito di Gucci con la campagna pre-fall 2018.
La promessa di una rivoluzione paga e anche molto bene
La moda politica sembra funzionare alla grande, soprattutto quando il popolo ha la memoria corta e la sindrome da esaltazione facile. Quella che è in onda sui social e i siti dei più famosi marchi di lusso, infatti, è il rigurgito di una rivoluzione che riguarda tutti. Ma riguarda tutti solo nelle apparenze, perché la rivoluzione, quella vera, è già accaduta.
“Facciamo finta che”
La realtà è che i marchi ci trattano come bambini. Riempiono le mancanze della nostra esistenza con narrazioni in cui abbiamo l’onore di essere protagonisti e l’illusione di avere il controllo della situazione. In questo modo i consumi, lungi dall’essere meri acquisti, si trasformano in azioni gloriose, determinanti per ristabilire l’equilibrio. La storia di oggi, così, inizia con un’imminente pericolo, non propriamente identificato, ma contro cui è necessaria una compatta reazione popolare.
“Centro sociale style”, l’attivismo è in vendita
Il cortocircuito tra capitalismo e comunismo si compie senza particolari forzature. Il paradosso si annulla nel momento in cui i termini si disfano del loro orinale rapporto tra significante e significato, traendo coerenza e senso dalla contraddizione generale del contesto.
Nell’antinomia il nonsense è più che plausibile.
“Se ti senti svuotato, impotente e senza scopi, non ti preoccupare, c’è un reparto marketing che sta già provvedendo a farti sentire parte di un nuovo corso politico”.
L’epidemia femminista così tanto esaltata e applaudita in casa Dior, ad esempio, prese avvio nel 2015 in #boulevardchanel sotto la guida del solito lungimirante Karl. Anche quella volta i plausi dovuti alla super Instagrammabilità della “funzione” si sprecarono.
E così, adesso, l’ondata sediziosa arriva a Gucci, per par condicio, omaggiando i moti studenteschi del ’68 che incendiarono l’Europa a partire da Parigi.
Oggi come ieri si celebra il diritto alla libertà di pensiero e di espressione. Il diritto di essere ciò che si vuole, mentre si viene persuasi a scendere in strada “incazzati neri e vestiti benissimo*” (cit.)
Ma contro chi ci stiamo ribellando? Non è la borghesia, non sono i nostri genitori e non sono propriamente le élite, quindi, con chi ce l’abbiamo? Contro chi e contro cosa i marchi stanno canalizzando le nostre frustrazioni?
“Tutto“? “Niente?”. Entrambe, in effetti, potrebbero essere risposte papabili, ma credo che un modesto “boh” sia pure migliore, considerata la robusta inconsistenza di convinzioni, ideologie e ambizioni giovanili.
1968-2018. “La fantasia al potere” , certo, basta crederci
Il motto ritorna in auge dopo 50 anni, eppure siamo meno liberi e più controllati di allora.
“Fantasia al potere”, ovvero un’utopia che mai come oggi risuona alle orecchie dei più avveduti come un ritornello svuotato di valore. Come se non fosse bastato Instagram a omologare le preferenze di un popolo globale in base ad algoritmi basati su di un approssimativo “gusto comune”, le intelligenze artificiali spazzeranno via tutta la sacralità demiurgica dietro qualsiasi atto creativo.
Come dite?Ho rovinato il finale? Scusate, allora torniamo tutti “sulle barricate a sparare glitter*”
Putòst che gnenta l’è mei putòst
Piuttosto di niente è meglio piuttosto
(?)
*(cit. A. Flaccavento per Vogue Italia aprile 2018)
immagine copertina via pinterest.com
Beautiful dress and perfect accessories for this very elegant look!
https://4highheelsfans.wordpress.com/2018/04/26/chantilly-day-3-paris/
…ma la bellezza di questo abito e di queste foto!
Complimenti!!!
Nuovo post “Tutti alla scoperta della nuova area Peppa Pig Land a Gardaland” ora su http://www.littlefairyfashion.com
wow che meraviglia queste foto tesoro, le adoro e anche il vestito!!!!
baci
http://www.unconventionalsecrets.com/
Non vedevo l’ora di venire a vedere tutte le foto di questo look strepitoso, una vera lady! Abito, cappello, borsa, tutto semplicemente perfetto!
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
Proprio l’altro giorno ho letto anche io l’articolo di Flaccavento su Vogue e sto per scrivere di questo tema. Come al solito hai colto nel segno.
xxx
mari
http://www.ilovegreeninspiration.com