Sostenibilità ambientale: comprare usato dà più soddisfazione del nuovo
Sostenibilità ambientale. Sul concetto di sostenibilità, al di là delle mode
Sappiamo molto bene quanto la questione “sostenibilità” sia diventato il tema caldo del momento. Sotto la grande gonna del “sostenibile”, infatti, si celano le più subdole strategie di persuasione in grado di affievolire le resistenze dei consumatori ed evitare così, l’insorgere di eventuali “incresciosi” sensi di colpa.
Sostenibilità, questa sconosciuta
Al di là delle solite filastrocche di marketing, però, il concetto di sostenibilità non riguarda solamente l’utilizzo di materiali ecologici, l’abolizione dell’uso di pellicce o l’attenzione alle condizioni lavorative dei dipendenti. Con sostenibile, infatti, ci si riferisce segnatamente una diversa concezione di consumo, ovvero, ad una particolare attenzione alla riduzione dell’inquinamento sia nel processo di produzione, che di smaltimento.
Quindi come fare cosa? Comprare meglio e condividere
All’origine della sostenibilità il concetto di consumo consapevole, che principalmente consiste nel:
- favorire un’economia della condivisione;
- prediligere prodotti di qualità certificata di modo che possano avere un ciclo di vita più lungo.
Sostenibilità è sensibilità e creatività
Nell’arredamento, come nella moda il second hand e il riuso non sono più solo forme di risparmio, ma stanno diventando un vero e proprio trend che accomuna appassionati di vintage e neofiti sensibili al tema dell’ecologia.
Non si tratta, quindi, solo di risparmiare o di andare alla ricerca dell’affare, la filosofia del riuso, infatti, trasforma radicalmente la figura stessa del consumatore elevandone il ruolo da mero cliente passivo in attivo fautore del bene comune.
La ricerca di oggetti introvabili con un passato misterioso da poter riadattare a proprio piacimento, poi, diventa un’esperienza che garantisce grandi soddisfazioni in termini di creatività.
Si muove così anche in Italia il mercato dell’usato
con nuove iniziative di scambio e reti di veri e propri negozi che ben lontani dall’essere ammuffiti “orfanotrofi degli oggetti” o “mercatini delle pulci”, diventano dei luoghi da esplorare e amare dove poter mettere alla prova la propria fantasia.
Il più grande e affidabile operatore italiano nel settore della vendita tra privati nel mondo dell’usato è Mercatopoli. Mercatopoli, infatti, dispone di una fitta rete di negozi diffusi in tutta Italia che si occupano di rimettere in circolo oggetti di arredamento, accessori, abbigliamento, libri e quant’altro, così da dar loro nuova vita e promuovere al tempo stesso un riuso sicuro e consapevole.
Plus valore: tutto quello che si trova negli store Mercatopoli, prima di essere messo in vendita, è sempre sottoposto ad una scrupolosa revisione da parte dei dipendenti, in questo modo si moltiplicano le possibilità di vendita degli oggetti e si tutelano i clienti.
Come funziona?
Chi vuole vendere a Mercatopoli, dopo essersi recato nello store più vicino a casa propria e aver lasciato in conto vendita il proprio bene, riceverà una card gratuita e personale di modo da poter seguire gli sviluppi delle vendite comodamente on-line. I prodotti rimarranno in esposizione per 60 giorni garantendo a chi acquista accessori e oggetti ben tenuti e funzionanti.
Assolutamente super consigliato anche per chi non si è ancora avvicinato al fantastico mondo del riuso!
*Articolo scritto in collaborazione con Mercatopoli*
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