Nuovi marchi abbigliamento donna. C’è da perdere la testa per questi giovani brand: dalla Georgia, passando per l’Ungheria, ci intratterremo una notte a Parigi per poi finire in Inghilterra. Siete pronte per questo Grand Tour della moda?
Nuovi marchi abbigliamento prêt-à-porter
Ambiziosi designer indipendenti stanno creando realtà molto interessanti, alcuni non hanno nemmeno un sito o lo hanno creato da poco. Sono la massima espressione del “nativo digitale”. Un buon design non basta se non sai raccontarti su Instagram.
Il loro linguaggio visivo, infatti, è la struttura intorno a cui vengono disegnati e cuciti gli abiti.
Un paradosso? Non oggi. Instagram è il più grande e-commerce che sia mai esistito, i piani sono stati rivelati. O stai al gioco o non esisti.
Alessandra Rich
Insolente e glamour, la sua estetica strizza l’occhio alla vita indolente tipica delle ricche ereditiere, ma si ferma sempre un attimo prima di scadere nel kitsch.
Una cavalcata di blazer massicci, vestiti strass e calze velate. I look ripropongono silhouette e immaginari anni ’90, ma appaiono comunque moderni e spiazzanti. Il mood è smaliziato e mascolino al tempo stesso.
Le forme si asciugano per stilizzare una figura androgina e marziale. Lo stile è minimale, spietato e feroce.
Semi-couture intellettuale, come le sue citazioni. Fuori dal tempo eppur perfettamente sincronizzata con le frequenze contemporanee, questa etichetta è nata un anno fa e promette bene. Lo stile è spregiudicato e potente, vintage e scultoreo. (Disegnato in Francia e prodotto a Milano).
Un modello informale di bellezza. Le collezioni sono moderne e versatili, lo stile è minimale e rilassato. (Disegnati a Budapest e prodotte in Europa)
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