Camp Met Gala 2019: eccessivo, irriverente, teatrale. Sarà il Met Gala più trash di sempre
Con Susan Sontag il “camp” viene definito come fenomeno estetico.
“L’essenza del camp, infatti, consiste nell’amore per ciò che è innaturale: l’amore per l’artificiale e per l’esagerato “-
Il tema rispecchia perfettamente quei postulati democratici e libertari con cui l’America, in quanto investita da Dio(?) del ruolo di guida nei confronti dell’umanità, impone se stessa nel mondo.
Anche quest’anno l’industria culturale Americana
si riunisce per diffondere con una ridicola panoplia di personaggi caricaturali il magnifico vuoto di simboli e bellezza in cui la moda non smette di specchiarsi come un’anziana signora imbellettata di tutto punto che pensa di camuffare le rughe sotto strati di cipria, rossetti e ombretti sgargianti.
Non prima di tutti, ma più forte di tutti, questa sera si celebrerà la fluidità di genere e l’inclusività dell’estetica “camp” a modo degli Americani, cioè con la solita folcloristica parata di vip che faranno a gara tra loro per essere i più indecorosi.
Lasciate per una sera da una parte, gli impicci e gli impacci della crisi
dell’editoria e della moda Statunitense, la mascherata avrà luogo oggi ore 19 (ora americana) davanti al Metropolitan sulla Fifth Avenue.
Camp: Note on Fashion’ resterà aperta fino all’8 settembre con oltre 200 pezzi tra opere d’arte e oggetti di moda e design.
immagini via pinterest.com
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