Uno dei sentimenti più nobili dell’essere umano, probabilmente il più coinvolgente ed emozionante, è l’amore, declinato in ogni sua forma. Quando ci si innamora di una persona, le emozioni che si vivono sono contrastanti. Da un lato c’è il desiderio di poter far breccia nel cuore dell’altrui persona, dall’altra il timore di non essere all’altezza o non risultare abbastanza interessanti ai suoi occhi.
In questo articolo cercheremo di fornirvi alcuni piccoli consigli per agevolarvi questo annoso compito, ma la soluzione più efficace e comprovata resta quella di rivolgersi ad un esperto, come ben sanno le migliaia di persone che in questi anni si sono avvalsi della preziosa consulenza di Inattraction.com di Enrico Mele, massimo esperto in materia di seduzione nel nostro paese.
Simpatia, un intramontabile arma di seduzione a disposizione dell’universo maschile
L’amore per una persona può sbocciare per qualsivoglia motivo. Cupido può far scoccare la propria scintilla per via di una forte attrazione fisica, uno sguardo ammaliante o caratteristiche fisiche che rispecchiano i nostri gusti estetici. L’innamoramento, tuttavia, può fare capolino anche per altri motivi, che riguardano aspetti totalmente differenti rispetto a quelli fin qui citati.
Ad esempio, si può “perdere la testa” per via del carattere gioviale o la simpatia di una persona, fattore, questi ultimi, che sembrano particolarmente apprezzati da una vasta fetta del pubblico femminile. La simpatia, infatti, è un’arma storicamente appannaggio del mondo maschile. Basti pensare, anche nel nostro paese, ad alcuni storici playboy che hanno fatto numerose conquiste femminili grazie ad essa, al di là del loro aspetto fisico.
Certo, inutile negarlo, una bella presenza agevola il compito, ma non è tutto. L’esempio più lampante, a tal proposito, lo fornisce la nostra vita quotidiana, dove diversi uomini di aspetto decisamente gradevole faticano ad allacciare relazioni amorose col genere femminile. I motivi di questa difficoltà sono, perlopiù, di natura psicologica, legati a insicurezze personali e alla paura di non essere all’altezza della propria “preda”.
Anche l’uomo, quindi, vive timori che un tempo erano perlopiù appannaggio dell’universo femminile, complice una donna sempre più sicura di sé e conscia di ciò che vuole. Una donna che spaventa l’uomo insicuro, ampliando i suoi dubbi e le sue debolezze, facendolo desistere, talvolta, dal desiderio di approfondire la conoscenza nonostante sia animato di un sentimento di forte attrazione.
Non indossare “maschere” ed essere sé stessi
Per far breccia nel cuore di una donna, infatti, è indispensabile essere sicuri di sé stessi, in alcuni casi addirittura “risoluti”, da non confondersi, tuttavia, con l’eccessiva spavalderia, che sarebbe meglio riservare, eventualmente, nel momento in cui la relazione è ben allacciata e solida. Durante i primi approcci, oltre alla summenzionata “simpatia”, meglio esibire garbo e gentilezza, oltre ad essere sé stessi.
Quest’ultimo aspetto è di fondamentale importanza, dato che la maggior parte delle donne sono dotate di un “sesto senso” particolarmente spiccato e leggono, con grande facilità, se siamo di fronte a una persona che indossa una maschera, soprattutto se la conoscenza non si ferma al primo incontro. A differenza di quanto molti credono, anche un po’ di sana timidezza potrebbe risultare estremamente seducente.
Non tutte le donne, infatti, amano – parafrasando lo slogan di una nota pubblicità – “l’uomo che non deve chiedere mai”, ma sono decisamente più attratte dalla dolcezza di un uomo, una caratteristica, a quanto pare, che sembra essersi persa nel corso del tempo. Certo, la società nella quale viviamo oggigiorno è totalmente differente rispetto a quella di decenni fa, ma un uomo dolce e galante resta sempre decisamente attraente agli occhi di una donna.
Durante la prima fase della conoscenza, tuttavia, mantenete un po’ di alone di mistero, non lasciatevi andare a troppe confidenze o particolari della vostra vita, cercando di stimolare il desiderio di conoscervi da parte della donna con la quale vi state relazionando. La curiosità, come si suol dire, è “femmina”. E alimentarla potrebbe essere una chiave di volta in accezione positiva.
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