Abiti da sposa: ecco gli abiti entrati nella storia

Abiti da sposa e spose.

“Se mi dovessi sposare lo farei per amore verso il mio compagno, certo…Ma vogliamo parlare dell’abito?“

Nonostante la nostra vita sia sempre più risucchiata da impegni, scadenze, problemi, social network e “tinder -ate” , esistono ancora delle persone che hanno il desiderio di sposarsi. Soprattutto durante la primavera e l’estate.

Vedo gli sposini con le lenti del passato.

Sposarsi, per me, ha a che fare con il vintage.

Li ammiro. O forse è più tenerezza la mia, come quando si ricorda un vecchio giocattolo dell’infanzia, un qualcosa che ha smesso di interessare da molto tempo. Avendo una figlia da 3 anni e mezzo e nessuna fede al dito, non nascondo di guardare davvero “da lontano” questi revival di romanticismo in un mondo sempre più pratico e veloce.

Detto ciò, se proprio lo dovete fare, fatelo al meglio.

Al meglio non significa ostentare. Non più.

Partendo dal presupposto che l’80% delle coppie che si sposano non sono credenti, tanto meno praticanti, forse il matrimonio (in chiesa, in comune o in giardino, fa lo stesso) andrebbe vissuto senza troppe ipocrisie. Diciamocelo: non c’è niente di eclatante da festeggiare e non ci sarà nessun lenzuolo da esporre dopo la prima notte di nozze, grazie a Dio. Il rito del matrimonio ha perso il suo significato originario pur rimanendo un evento festoso per gli innamorati.

Fare è giusto, strafare è sorpassato.

Il matrimonio è un lieto evento. E proprio perché lieto, sarebbe il caso di restringere al massimo la cerchia degli invitati. Più è esclusivo, meglio è.

Meglio un evento impeccabile per pochi, che uno grandioso per i pettegoli.

Sposatevi quante volte volete. Ma l’abito sceglietelo come se fosse l’ultimo.

The first time you marry for love, the second for money, and the third for companionship.

Jackie Kennedy

Abiti da sposa e spose.

Non si è parlato d’altro che del matrimonio di Eleonora Carisi. Tanti si chiederanno se è una parente di Albano Car(r)isi, magari una sorella segreta di Cristel, e invece no, in realtà è una cosiddetta “top influencer”, nel senso più banale del termine. Bazzica da anni negli street style delle fashion week e viene ospitata regolarmente sulle migliori testate di moda. 

Matrimonio Eleonora Carisi. Una recensione. Atmosfera d’antan a partire dalla location per arrivare allo sposo (fratello del cantante dei Baustelle? :P). Vestita di pizzi e merletti in vero stile Miss Sicily, l’abito retrò non era Dolce & Gabbana ma Elie Saab. Diciamo che avrei scelto qualcosa di meno “ruvido” dato che i suoi lineamenti non sono propriamente regolari. Giusto per evitare il fascino da Calabrisella hjuri d’amuri. Compita e severa, Eleonora ha sposato Paolo al chiuso, in una dimora storica nel Varesotto, sotto un cielo impietoso. Nonostante tutto, l’evento è stato chic e misurato, proprio in linea con quello che dovrebbe essere un matrimonio di classe.

immagine via Elle.it

Meglio 10 invitati, ma un abito da sogno.

Ecco alcune delle spose più belle di sempre, l’abito bianco ha sempre il suo fascino no?

immagini via pinterest.com