Costumi 2016: come scegliere il modello giusto

Costumi 2016: costumi da bagno intendo. Proprio perché costumi per il mare sarebbe meglio rimanessero tali e non costumi scenici da film dell’horror o da commedia demenziale.

Se proprio ci si deve scoprire facciamolo consapevolmente. La prova costume è una cavolata, perché la prova c’è ogni giorno( dei jeans, delle gonne, delle mutande, delle bluse…). E’ inutile arrivare all’ultimo e disperarsi dei chili in eccesso, della cellulite e delle smagliature. Abbassiamo le aspettative e accontentiamoci, ma soprattutto cerchiamo di fare il meglio con quello che abbiamo, senza trincerarci nella paura del giudizio altrui.

La cosa importante è scegliere oculatamente cosa si indossare.

Una donna in carne, ma di classe, sarà sempre considerata elegante. Una donna palestrata/ magra, ma priva di gusto, sarà sempre e solo magra e palestrata.

Costumi 2016: come scegliere quello giusto? Prima della fisicità, considerare l’età non sarebbe male.

Oltre i 40, non per fare la bigotta, ma il di dietro al vento non è il massimo della raffinatezza. Un fisico tonico si vede anche senza scoprire il superfluo. Se poi si deve nascondere qualcosa, non sarà di sicuro un’abbronzatura integrale a scatenare gli ormoni del maschio, ergo, coprire non guasta, anzi ripara.

Il modello di costume perfetto esiste solo per le modelle. Detto questo, sarebbe meglio evitare di pinzare fianchi rotondi e maniglie dell’amore dentro mutandine con laccetti e fiocchetti, meglio considerare uno slip semplice e morbido. L’addome rilassato starebbe meglio dentro uno slip a vita alta, piuttosto che dentro un trikini. Il costume intero rimane sempre un’ ottima scelta, ma solo dopo qualche giornata di sole in bikini, giusto per esorcizzare l’effetto mucca Milka (per le maggiorate occhio alle scollature). Per quanto riguarda il reggiseno: dalla 3a in sù il triangolo senza ferretto è da dimenticare, non sostiene e deforma, stesso discorso per le fasce che non hanno ancora vinto la forza di gravità. Attenzione alla sgambatura, impazzano i costumi interi in stile anni Novanta, ma Baywatch era un telefilm e Pamela era Pamela.

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Che dire delle stampe? Sobrietà dopo gli “anta”, divertimento prima. Le stampe vegetali, nel dubbio, sono sempre l’opzione più valida. Motivo Paisley, non mi fa impazzire, ma è ovunque, me ne sono fatta una ragione. Un bikini tinta unita, magari di qualche bel colore fluo, per me è ancora la soluzione più gradita. Sconsigliato: continuare a spaiare la mutanda dal reggiseno, chi l’ha inventato poi, boh.

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