L’imbarazzo della moda. Un po’ perché fine luglio, un po’ perché seriamente in difficoltà, è nel silenzio monacale del notiziabile estivo che si sperimenta il vuoto del fashion system. In assenza delle solite news di rito i marchi smettono di esistere, congelati in uno sfavillante hic et nunc sfiorito, mentre noi si attende settembre, come gli avvoltoi sulla carcasse. Si attende settembre, sì, per capire. Per capire se funzionerà la sfilata unica di Burberry, per comprendere se il girotondo dei direttori creativi ha dato i suoi frutti, per constatare se la crisi sia davvero causata dal fattore velocità,
ma soprattutto per giudicarne il senso.
Il senso della loro evanescente esistenza in un momento critico come quello contemporaneo. Se lunedì scorso ho detto che la moda deve tornare ad essere una cosa seria (v. Crisi settore moda 2016), oggi aggiungerei che per farlo deve tornare a fare i conti con la realtà, o meglio, con l’atmosfera del tempo:
“L’atmosfera che ci circonda non è qualcosa di morto, di vuoto; in sé stessa essa reca la vibrazione e il ritmo dell’ora, si diffonde a nostra insaputa nel sangue, fino a raggiungere il più profondo del cuore, fino ad arrivare al nostro cervello”.
Il mondo di ieri, S. Zweig, p.211, Garzanti, Milano,2014
Alla moda si chiedono contenuti “performativi”.La moda deve tornare ad avere un ruolo sociale forte.
Si deve poter fare qualcosa, con la moda.
I social hanno evidenziato un paradosso: pur rendendoci tutti più partecipi, ci hanno allontanato. Sì, quello che manca è una diffusa, vera, partecipazione alla realtà. La moda deve tornare a ricoprire un ruolo sociale e le persone hanno bisogno di tornare a prendere parte al loro presente. Un presente distante, un presente che nel celebrato “attivismo” virtuale, ha pochissimo di concreto.
L’imbarazzo della moda. Rimbomba nel deserto estivo come un’eco severa lo strascico amaro di un tempo inglorioso, quello della perdita di controllo. Il mondo non è più una casa sicura, diffidenza e paura innalzano sempre più alte le barriere tra individui, proprio quando attraverso la tecnologia si potrebbero sollevare milioni di comunità virtuali nella lotta al bene comune.
Si creano mondi provvidenziali, si cercano mondi solitari. Più piccoli, molto più simili a involucri o uova. Si va in cerca di Pokemon per zittire l’inquietudine di un momento libero.
Alla guerra si è sempre pensato come alla morte, di tanto in tanto, come qualcosa di possibile ma ancora lontano.
Sì, lontano, ma adesso?
Adesso anche la moda deve prendersi delle responsabilità, se vuole essere tale.
Perché restare alla moda è assai più difficile dello sfolgorante debutto. Bisogna stare attenti, ogni giorno qualcosa cambia, intorno a noi […] l’essenziale è accorgersene prima degli altri, accettare subito quel che bisogna imporre poi. Appunto, la moda.
Irene Brin, Dizionario del successo dell’insuccesso e dei luoghi comuni, p. 124, Sellerio Editore, 1965, Palermo
Fashion Editorial
abito: Sister Jane
scarpe: DollsKill
il post non lo commento, tanto siamo d’accordo (sul cambiamento definitivo della Moda e dei suoi massimi sitemi), lo shooting invece, bellissimo.
Applausi a te e a chi ti ha scattato le foto.
Come darti torto, la parte difficile è stare sempre presenti e farsi ricordare per ciò che si ha e che si sta creando. Le foto mi lasciano senza fiato da quanto sono belle. Kiss
Nuovo post “Fiocco Rosa o Fiocco Azzurro?” sul mio blog http://www.littlefairyfashion.com
Concordo pienamente con te!!!
Spettacolare il tuo Look!
Chiara
http://Www.chiaraangiolino.it
Eli queste foto sono pazzesche, ma quando ti vedremo sulla copertina di Vogue?? 🙂
Bellissima davvero.
Bacio! F.
sono d’accordo con te e questo look e’ favoloso, anche se ho lasciato gli occhi sulle scarpe
Mrs NoOne
You look amazing in this styling. Beautiful high heels. Share your post on my blog about fashion heels.
Regards
http://moda-na-obcasach.blogspot.com/
editoriale da paura e foto pazzesche
Kisses darling
Bellezza pour femme – fashion blog di Marzia Amaranto
These pictures are amazing!
– Bianca Unhas
Sono d’accordo con te e questo chemisier Asos mi piace troppo . Baci
http://www.therosestrawberry.com/
Penso che sei riuscita benissimo a toccare il punto e a andare oltre. L’abito è troppo favoloso. Davvero
xxx
mari
http://www.ilovegreeninspiration.com
bellissimo post tanto quanto l’outfit!
Maria
http://personalshoppingmilan.com/