Cambio di stagione: armadio mio non ti conosco

Cambio di stagione: armadio da rifare, purtroppo, ti conosco. Per iniziare con il piede giusto la nuova stagione (qualsiasi essa sia) dobbiamo fare spazio.

Un buon inizio ha bisogno di spazio.

Spazio per far viaggiare meglio le idee.Spazio per le persone che ci piacciono di più, per le grandi proposte e i nuovi incontri. Insomma,

le novità, per entrare, necessitano di ordine. Se non c’è, stanno fuori.

Rifuggire dal caos è possibile iniziando a lavorare sul nostro habitat. La Kondo è diventata milionaria con il suo libro dedicato alla “scienza del riordino“, quindi, la cosa si è fatta seria per davvero. La sua teoria propone il riordino del guardaroba al posto dello psicoterapeuta. Mettere ordine è come fare “un inventario dell’interiorità”. Ogni capo veicolerebbe energie diverse, alcune persino negative. Proprio queste impedirebbero all’individuo di progredire nella sua ricerca della felicità, poiché legate ad un passato troppo scomodo.

Detto ciò, se anche voi, invece di fare scatoline e pacchettini, avete solo riempito carrelli di Zara -con cose che non vi servivano particolarmente-, sappiate che, per operare il vostro cambio di stagione ed essere in pace con il mondo, avrete solo bisogno di grandi sacchi della spazzatura.

Prendete un giorno di calma e iniziate a disintossicarvi dalle scorie. Ripulitevi da quelle tshirt di HM &Co.,  dai pantaloni in cotone sbiaditi, da tutto quello che da bianco è diventato giallo, che da stretto è diventato largo, mollo e/o slabrato. Lasciate perdere quei jeans skinny con la zip laterale (mortacci)e pure quelle scarpe cheap con il tacco. Dimenticatevi di quei rossi non più rossi, delle cose verdi, che tanto sono orrende.

Il successo del fast fashion ha prodotto un sacco di spazzatura, ve ne accorgerete.

Cambio di stagione: armadio nuovo, senza spendere soldi.

Una volta tolte queste incrostazioni di “passato low-cost” vedrete che l’armadio vi sembrerà nuovo di pacca e, sicuramente, avrete modo di valorizzare quello che avevate di prezioso e che, molto probabilmente, vi eravate dimenticate. Detto questo, ci sono dei pezzi che anche se marchiati Zara, dovreste avere l’accortezza di conservare: i capispalla, per esempio.

Ecco 5 evergreen da cui non ci si può separare:

1. Il giubbotto di pelle (biker jacket, il chiodo, per intenderci)
2. Il cappotto (cammello,  bianco, blu o nero che sia)
3. Il jeans di marca ( se è troppo stretto, dimagrite)
4. Il tubino nero 
5. La camicia bianca (almeno una va tenuta e deve essere di buona qualità)

NB: naturalmente i pezzi e gli accessori griffati vanno conservati con tutti i crismi del caso. Mi sembra ovvio.

immagini via pinterest.com