Victoria’s Secret 2016
Victoria’s Secret 2016, ovvero, un format desueto, tragicomico, odioso
Victoria’s Secret (da Wexner in poi, 1982) è stato il primo marchio di lingerie ad essere studiato appositamente per compiacere le donne, prima che gli uomini. Peccato che quelle donne, oggi, non esistano quasi più.
Victoria’s Secret fashion show Parigi: ma non siamo più nel 1995
Victoria’s Secret fashion show a Parigi, come se la nobile capitale della moda potesse trasferire il senso della poesia e della classe alle solite bocce-bellocce agghindate con “attrezzature da camera” desuete. Sì, perché quello che il marchio V.S continua a proporre al pubblico con le sue solite parate imbarazzanti, sarebbe il core business dell’azienda. Peccato che queste mercanzie non solo siano démodé, ma pressoché inopportune. Inopportuno persino a fini comunicativi, nonostante vengano tanto elogiate dalla stampa internazionale.
In perfetta linea con quell’idea di femminilità discreta, funzionale e a tratti mascolina di cui ho lungamente parlato nei report delle sfilate, apprendiamo che le donne di oggi boicottano il seno prosperoso. Tendenza di cui si ha conferma proprio nell’articolo del WP riportato da IlPost.it :
[…]Le donne non vogliono altri reggiseni con coppe o ferretto nei loro cassetti. Negli ultimi tempi i bralette – reggiseni senza imbottitura, coppa o ferretto sostenitivo – e i reggiseni sportivi sono diventati particolarmente popolari, forse come evoluzione dello stile athleisure, quello dei vestiti sportivi indossati anche in occasioni più formali. Per Victoria’s Secret è una sfida, dal momento che il marchio non è famoso per questo stile. Secondo Wexner i marchi di abbigliamento sono in grado di dare del filo da torcere a Victoria’s Secret sui prodotti comodi e belli insieme: «gli articoli come i bralette sono fatti in sostanza come un vestito, e per chi è già nel settore dell’abbigliamento venderli è facile», ha detto Wexner*.
Il segreto di Victoria’S Secret
Il segreto di Victoria’s Secret è che nemmeno i suoi “Angeli” riescono a tirarlo fuori dalla crisi. Sì, il marchio naviga in cattive acque, come ci viene confermato nell’articolo citato poco sopra.
[…]ad aprile ha annunciato il taglio di 200 posti di lavoro e una ristrutturazione aziendale, ha deciso che non spedirà per posta i suoi cataloghi negli Stati Uniti e smetterà di vendere costumi da bagno. Inoltre la società che controlla Victoria’s Secret, L Brands, è in calo anche a Wall Street: quest’anno le azioni sono scese di circa il 32 per cento*.
Lo stesso fantaglorioso brand che mette insieme questi fantomatici show, con le più “belle belle in modo impossibile” (cit. Zoolander) top model e qualche cantante a caso, in realtà, in USA distribuisce per posta coupon di mutande (in omaggio). Rendiamoci conto.
Stereotipi sbagliati e Cara Delevingne boicotta Victoria’s Secret
Stereotipi sbagliati, preparazioni fisiche improbabili e tutta una serie di porcherie sui corpi “perfetti” mandati in stampa solo per vendere giornali. Se pensar male è peccato, pensare bene è da fessi, ecco il giallo di Cara Delevingne.
Cara sfila l’ultima volta nel 2013, ma pur avendo ricevuto l’invito ufficiale per Parigi (senza bisogno di partecipare ai casting) non si presenta. Sì, un invito pubblicato a inizio novembre dalla modella su Instagram con tanto di sfogo contro il The Sun, colpevole di aver pubblicato un articolo che motivava l’esclusione di Cara dagli Angeli poiché “gonfia”.
Lo stereotipo della donna alla Victoria S. fa a pugni e push-up con l’idea di donna a cui oggi le Donne (nota la D) fanno riferimento e aspirano. Pare, infatti, che il genere femminile abbia finalmente maturato l’idea di poter conquistare rilievo sociale anche senza doverlo barattare con la nudità e/o senza ricorrere ad abbigliamenti provocatori. E, ovviamente, tutti gli organi ufficiali di stampa (popolati in gran parte da donne) fanno finta di niente per racimolare introiti pubblicitari.
Il ruolo dei media-malefici
I media-malefici, sono gli stessi che schierano impettiti contro la violenza sulle donne mentre si sbrigano a banalizzare sagre della porchetta di questo tipo, dove il corpo femminile (altamente caricaturizzato) viene appeso sulla pubblica piazza tutto bello agghindato e pronto per essere SPOLPATO DA “LA QUALUNQUE”. Un bagno di carne, senza un minimo di responsabilità sociale.
Non si tratta di perbenismo, ma di consapevolezza sociale
Aberrante l’idea che delle donne (fuori o dentro le redazioni, poco conta) si esaltino nel vedere uno spettacolo così vuoto e infelice, per non dire umiliante. Fastidioso poi, il fatto che ancora nessuno abbia fatto presente ai manager del marchio che se nel 1968 mostrare il petto nudo per una donna poteva essere una forma di dissenso, oggi, nel vedere donne malamente svestite -in diretta mondiale- sia un qualcosa di altamente ridicolo e mortificante. Insensato.
Se non ti sta bene, puoi sempre cambiare
Se un battito d’ali in Brasile può provocare un uragano in Texas, devi cominciare a credere seriamente che, se proprio desideri il cambiamento, devi perlomeno cominciare sbattere le ali. Non è necessario fare qualcosa di eclatante, per iniziare basta una piccola azione. E se dico piccola, mi devi credere.
Una rivoluzione può iniziare anche da un paio di mutande.
L’ acquisto di quel paio di mutande, piuttosto che di un altro, infatti, porta seco il seme della rivoluzione. Già, come un effetto domino. Anche se non ne parli, anche se non lo fotografi, infatti, devi essere consapevole del fatto che questo tipo di scelta influenzerà anche quelle che farai in futuro. Perché? Perché hai cambiato il tuo pensiero. Il tuo pensiero cambiato produrrà poi convincimenti che diventeranno credenze e le credenze, valori. A quel punto non potrai fare a meno di trasferirli a chi ti sta intorno, più o meno coscientemente.
ps. Ricordiamoci poi dell’episodio “Perfect Body”
Immagine copertina via pinterest.com
Editoriale
*http://www.ilpost.it/2016/11/11/victorias-secret-deve-cambiare-un-po/
Buongiorno bella!! Bellissimo post, mi è piaciuto molto leggerlo e l’ho trovato interessante!
Belle foto, adoro i jeans!!
http://federicaferraro.com/a-day-in-leather/
Interessante questo post e bellissima la camicia. Kiss
“Look Natalizio romantico con fiori e pois” ora sul mio blog http://www.littlefairyfashion.com
Looks great! love this look!
Post interessante
Bella la pelliccia!!
Un bacione,
Mary
Fashion secrets of a pretty girl
FACEBOOK – INSTAGRAM – TWITTER – LOOKBOOK
Premesso che concordo parola per parola sullo show, ti avevo già visto sui social e questo look è da sogno!
Ma scusa, non eri quella che odiava i jeans a zampa? Certo impossibile odiare questo modello, è fighissimo e con quella camicia è davvero il top! Bellissima-punto.
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
sempre top!!!!
http://www.befashion31.com/
quanto sono d’accordo e pensavo di essere l’unica a vederla così, per fortuna che ci sei tu. Ti ho anche linkato al mio articolo.
baci my love
xxx
mari
http://www.ilovegreeninspiration.com