Amazon come funziona? Si prende la tua vita e nemmeno te ne accorgi
Amazon come funziona? Una vita su, con, per, Amazon. Ma che vita è?
Non c’è settimana che scorra senza incappare in una o più notizie riguardanti il mostruoso e-commerce. Anche se chiamarlo e-commerce, ormai, è alquanto riduttivo, nonché inappropriato. Tra acquisizioni, partnership, servizi, offerte e altri esperimenti, Amazon sta attirando l’attenzione mediatica di tutto il mondo. Il suo tentativo è quello di fidelizzare e accentrare le attività quotidiane degli utenti sulla sua piattaforma. In 3 parole? Vuole essere indispensabile.
Amazon, come funziona? Una piattaforma di vita quotidiana. E la cosa comincia a farmi paura.
Proprio dell’altro giorno è la notizia del lancio di un social network a metà tra Instagram e Pinterest: Spark. La nuova funzione permetterebbe ai clienti Prime di scoprire nuovi prodotti attraverso immagini ispirazionali caricate da altri utenti. Ma su Amazon puoi guardare film, serie tv e leggere libri (e probabilmente presto trasmetterà anche le partite di calcio, in diretta, chiaramente).
Dove non è riuscito Instagram appieno, arriverà Amazon?
Una vita da consumatori seriali, senza mai cambiare “canale”. Amazon ci vuole sempre connessi, ma mezzi dormienti e per farlo ci vizia coniugando qualsiasi specie d’ intrattenimento a servizi sempre nuovi. Inoltre, con la scusa di semplificarci la vita, si premura di forgiare dispositivi tecnologici che possano “controllare” le nostre azioni anche off-line. Dispositivi che ci condizionino e che, ovviamente, non facciano altro che riportare i soggetti dritti dritti alla fonte e alla risoluzione di tutti i bisogni: alla home di Amazon.
Amazon Moda
Non è un segreto che Amazon negli ultimi tempi stia spingendo sempre di più l’acceleratore sulla sua offerta moda sfornando novità in grado di calamitare l’attenzione della massa. In America alcuni utenti Prime stanno testando il servizio Wardrobe, che permette di provare i capi a casa propria, prima di acquistarli. Di qualche mese fa era l’uscita del “personal shopper” virtuale Echo Look progettato per dare consigli su cosa indossare o fare confronti di stile tra gli utenti.
Amazon sta colonizzando il globo e ci sta cambiando tutti quanti. In peggio
Ma come è possibile?
L’interfaccia grafica di Amazon è una celebrazione del consumo per il consumo, non c’è sentimento, non c’è personalizzazione, non c’è empatia. Eppure la bruttura si giustifica con l’usabilità. Che tristezza.
Consumo generalista e consumatori qualunquisti
Amazon è un magazzino straripante di prodotti. Un mero contenitore di “ROBA”, facile da reperire, dal prezzo competitivo e con consegne rapide. Amazon nasce nel 1995 come libreria online, oggi sul sito trovi le mutande di Armani, i fumogeni colorati, i pannolini per tuo figlio, i tosaerba e i Durex, insomma, qualsiasi cosa.
” Si inciampa negli oggetti, a caso. E così, sempre per caso, ti trovi a riempire il carrello, senza nemmeno sapere il perché”
Se i consumi sono lo specchio della società, Amazon sta traviando il nostro criterio decisionale d’acquisto.
Perché lo scelgo? Boh.
La cultura dell’acquisto, in particolare quella che riguarda la moda, rischia di spegnersi definitivamente in un annichilente generalismo, in cui i consumatori navigano obnubilati in un’offerta sconfinata di pezzi, senza saper scegliere e tanto meno distinguere tra cosa vale la pena acquistare davvero e cosa no.
L’ultima frontiera dello shopping potrebbe non avere nulla di eccitante
Addio shopping therapy, di questo passo si acquisteranno abiti, borse e scarpe con lo stesso coinvolgimento emotivo che impieghiamo nel comprare una lavatrice. Fine della favola, fine dei buoni propositi, fine di tutto.
Amazing look! I love your style.
Have a happy week.
https://nairgraphies.com/blog/
io non lo uso molto amazon a dire la verità, però ogni tanto è comodo … favolosa questa camicia, me ne sono innamorata!!!
bac
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