Intelligenza artificiale moda: il mondo sta per cambiare definitivamente
Intelligenza artificiale nella moda. Quando adattarsi non basta più
In una memorabile intervista rintracciata dal WWD, Hubert de Givenchy si lascia scivolare via dalla gola un nodo che diventa un assemblaggio di fonemi strozzati: “You must adapt“.
Siamo nel 1978, nella fase calante dell’haute couture e più in generale della vecchia maniera di pensare moda per fascinose, ricche donne di mondo. Allora, la libertà di indossare qualsiasi cosa e a qualsiasi ora del giorno, aveva scosso profondamente l’animo nobile e posato di Hubert de Givenchy. Inoltrandosi nella lettura, si intende la fatica di questo suo”adattamento” forzato allo Zeitgeist. Trapela una sorta di malinconia per un tempo di “assolutismo stilistico” in cui la moda era qualcosa di stabile e nelle mani di pochi. Un qualcosa di monolitico, che dalla figura del Couturier irradiava l’universo di bellezza pura.
“You must adapt“.
Di sicuro Monsieur, in quel momento, non aveva idea di quanto le cose potessero accelerare negli anni seguenti e di come la rincorsa all’adattamento, anche quella più tenace, si dovesse rivelare insufficiente per la sopravvivenza.
Quando adattarsi non basta più
La verità è che l’adattamento non è mai cambiamento.
Non si tratta più di adattarsi, ma di cambiare radicalmente e definitivamente un sistema -industriale- moda concepito su persone, mezzi di comunicazione e abitudini del secolo scorso.
Mentre scrivo ricevo due mail: è il servizio automatico Stitch Fix che mi ricorda di completare l’ordine. Si tratta di uno dei primi siti di shopping che modulano l’offerta a seconda di chi sei, come sei fisicamente e di cosa ti piace. Stitch Fix è, a quanto pare, l‘ultima frontiera dello shopping online di moda, la prima di una nuova era. E a quanto pare non sono pronta. E non sono l’unica, a cominciare dalle Maison più blasonate, che ancora progettano discorsi sempre più diluiti, disseminando l’anno solare di collezioni sovrapponibili nel tentativo di adattarsi ad un mondo sfuggente e pretenzioso.
Sì, perché mentre le aziende di lusso si trastullano sugli gli allori della loro sonora grandiosità storica, dall’altra parte del mondo ci sono realtà tecnologiche pronte a ribaltare o, peggio, a fagocitare, la moda intera.
La moda intera e quindi pure le realtà più vivaci (e un tempo considerate veloci) come Zara.
Analizzare, prevedere, semplificare, risparmiare
“As consumers and their expectations digitally evolve, so too must the companies that clothe them. It’s not viable for fashion companies to design products for market segments when tech companies can design products for specific individuals. It’s not viable for fashion companies to spend weeks or months bringing products to market if tech-companies can do the same in seconds.”*
In poche parole il consumo cambierà nettamente in funzione della velocità ( risponderà all’immediatezza), ma in particolare, alla frammentarietà dei desideri. Ecco perché il futuro prossimo terrà pesantemente conto dell’individualità dei consumatori.
Fattore individuo. Il singolo non è la collettività
Con ogni probabilità andrà a sfaldarsi l’idea polverosa della/e “collezione/i” in funzione di una ridotta selezione di capi che si reinventeranno a seconda dei gusti e le necessità del singolo prosumer ( muteranno quindi, circa ogni 15 minuti). Il come fare tutto ciò non è già più un problema. L’Intelligenza Artificiale applicata è in grado di immagazzinare continuamente infinite informazioni riguardanti gli stili preferiti, i designer, i comportamenti e i gusti della società e di adattarli alle singole persone.
Rimane da chiedersi che ruolo avranno i designer in tutto questo ingranaggio di conti, probabilità e informazioni, dato che esisterebbero già software in grado di imitare i percorsi intuitivi umani alla base della creatività.
Chi sarà il faccendiere? La tecnologia al servizio dell’uomo o viceversa?
In molti tendono a rassicurare gli animi avanzando la certezza che l’uso della tecnologia sarà solo un aiuto, uno stimolo, per la creatività umana. Ci crediamo?Non saprei.
*https://www.businessoffashion.com/articles/opinion/op-ed-technology-is-eating-fashion
Sei sempre incredibilmente avanti.Interessante analisi!
Bel post, complimenti!
Nuovo post “7 idee regalo per la Festa del PAPÀ 2018” ora su http://www.littlefairyfashion.com
mi sa tanto che sarà l’uomo al servizio della tecnologia purtroppo
baci
http://www.unconventionalsecrets.com/
Questo look è di uno chic pazzesco, te lo copierei all’istante!!
Un bacione! F.
La Civetta Stilosa
buon mercoledì!!!
baci
http://www.unconventionalsecrets.com/