Le tendenze moda primavera estate 2019 potrebbero passare abbastanza inosservate se non fosse per quei 4 o 5 punti critici fatti di pezzi improbabili, colori bislacchi e accostamenti agghiaccianti scappati dagli uffici stile o per un grande sbaglio o per farci una grande cattiveria.
Le tendenze moda primavera estate 2019 da evitare come la peste
Prendiamo per esempio quel grand genio che ci ha fatto lo scherzetto di riportare in auge i ciclisti. Sembrava ieri che ci eravamo lasciate dietro le spalle la calamità dei leggings, che ecco si presenta la sua più disimpegnata declinazione estiva.
Stretti, anzi stretch, quindi perfettamente fascianti e tagliati appena appena sopra il ginocchio quel tanto che basta per favorire il timido affacciarsi della ciccia in eccesso. La stessa ciccia che senza indugi viene glorificata sui polpacci più succulenti con il giusto mix di gonne midi plissettate e stivaletti alla caviglia.
Che dire poi del sadico ritorno dei jeans skinny
tagliati proprio sulla caviglia effetto cotechino, che se non sei munita di gambe da fenicottero ti viene da aggiungerci subito le lenticchie?
E cosa dire ancora degli stivaletti da cowboy? Quelli che andrebbero indossati solo con dei pantaloni risvoltati all’interno, se lunghi, o coperti, se ankle, e che con una gonna o un vestito schiacciano senza pietà 3/4 della figura?
Per finire: del “revival fluo” non ne vogliamo parlare? Radioattivo, chimico e assolutamente insostenibile, soprattutto dopo i 13 anni. E, sia chiaro, insostenibile non solo per l’ambiente (è infatti arcinoto che i fanatici green privilegino colori neutri facilmente ottenibili dalla natura), ma per l’evoluzione dell’umanità.
immagini via pinterest.com
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