Questo post per iniziare il mio resoconto della Milano Fashion Week. Questo articolo per farvi entrare in soggettiva, in quella che é la settimana della moda di Milano vista da dentro. Da dentro le mie scarpe.
io non mi sento fashion blogger, di Chiara Ferragni ce n’ é una e tutte le altre sono nessuna, ( ha iniziato prima delle altre, si é impegnata, Ma soprattutto con le sue “fan” é un bon bon di gentilezza e ne sono stata testimone ( a differenza di tante, aspiranti Ferragni che vagano nel limbo delle negazioni ovvero NONconosciute, NONmodelle, NONfashion, NONgiornaliste, NONfamose, NONveline NONereditiere(…), che non hanno nemmeno la simpatia a salvarle).
Per chi,invece, é posseduto dallo spiritello (un pó modaiolo) della scrittura e non é giornalista ma lo vorrebbe tanto (nonostante di fatto si comporti come tale, sfidando stupide burocrazie, noiosi schemi e consuetudini obsolete), allora sí che la questione diventa seria e dura. Dovete sapere che il pellegrinaggio della nongiornalista favolista tipo, prevede solo alcuni accrediti e non quelli dei brand iscritti nell’olimpo del fashion system.
Pertanto, ci si trova a migrare da un fashion show all’altro, nella speranza ( che non per niente é l’ultima a morire) di riuscire ad entrare con una botta di c… Perché solo quello ci vuole in questi casi. Ma la cara e benvoluta-benvenuta botta di c. o, il deus ex machina( per essere piú fine) non ci viene in soccorso sempre…È cosí, che quello che é il mio lavoro, diviene una missione perversa, quasi masochista ( data la serie di porte in faccia che ci si prende). Ancora una volta, il piccolo mondo Arretrato italiano emerge lasciando tracce ben visibili e puzzolenti. Mondi, dove merito e ricambio generazionale, nonché sguardi nemmeno troppo avanguardiaristici sono unicamente elementi accessori, una mera serie di orpelli ai quali non badare. Il futuro si dice che sia “online“,ma i criteri con i quali vengono selezionati i soggetti a cui dare inviti, accrediti, visibilitá, sono probabilmente stabiliti la notte di capodanno dopo i trenini a base di Maracaibo e Carlo Conti . O forse vengono tirati a su con i numeri della tombola. Cose, ovviamente, che ci si aspetta da uffici stampa di tutto riguardo vero???? Ovvio.
Ebbene Sí, sono polemica, ma sto al gioco, per ora. Ormai ci stiamo abituando un po’ tutti ad ingoiare rospi o meglio coccodrilli, (data la quantità di beffe che il popolo italiano non indugia a collezionare, come se fossero trofei) nevvero? Vi lascio con un po’ di cartoline inedite made on the street.
Eccovi la Milano dei flash, dell’ instancabile tintinnio di tacchi variopinti, dei rossetti e dei gloss, delle maxi bag e degli occhiali da diva, eccovi la Milan Fashion Week.
-Nei prossimi GIORNI i focus dalle passerelle- .
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