edith piaf – non je ne regrette rien<<No, niente di niente!No, non rimpiango niente!
È stato tutto saldato, spazzato via, dimenticato.
Me ne fotto del passato>>.
Buongiorno Girls,
e’ in una giornata aspra e malinconica di ottobre, che la vita di Edith Piaf si spegne. Lo scorso 10 ottobre è stato il cinquantenario della sua scomparsa. Edith Giovanna Gassion nasce il 19 dicembre del 1915 in un rigido inverno parigino.
Parigi, quella città magnifica illuminata da fumosi bistrot colorati di artisti, da cabaret chiassosi e dall’amore. E’ qui che uno “scricciolo” di donna, s’ impone nella società del tempo, sfoderando la sua potente e caleidoscopica voce.
Piaf, che nell’argot francese significa passerotto, fu autrice e cantante di fama internazionale soprattutto nella Francia degli anni 30 e 40. Una vita sregolata e difficile fin dal principio la sua, figlia di artisti di strada, nipote della guerra, il suo debutto silenzioso avvenne in tenera età a seguito del padre per le vie di Parigi. “Cantare era l’unica cosa che voleva fare”, si dice di lei. Un dono divino la sua voce, irradiato dal grande successo, ma nel quale riversò l’amarezza e le tante sventure di un’esistenza breve e macchiata irreversibilmente da lutti, malattia, povertà, droga e alcool.
Definita come l’ ”ugola insanguinata”, nelle sue canzoni ascoltiamo la sua vita e la sua sofferenza. Nonostante ciò, Edith piaf , – non je ne regrette rien , non rimpiangeva niente, il suo errore, forse, fu quello di non avere mezze misure, ma è tipico degli Artisti Geniali toccare la gloria e morire della stessa. Circondata da attori ed attrici, che spesso lanciava nel mondo dello spettacolo, ma anche da poeti, giornalisti e scrittori, influenzò la corrente intellettuale ribelle ed inquieta detta della rive gauche o bohemienne.
<<Al mio funerale ci sarà moltissima gente>> disse.
Così fu, perchè non si poteva non amarla, cantava la rabbia e la passione al tempo stesso, scuoteva l’anima, travolgendola. Cantava il dolore con dolcezza e l’amore con veemenza. Io credo che quando si ascolta Edith Piaf, ci si ferisca sempre un pò. La ferita provocata dalle sue parole si rimargina, ma rimane una cicatrice. Il suo spirito è ancora palpitante nella sua voce, esso si propaga dalle orecchie al cuore e disperato corre fluido ed intenso per le vene. Il suo eco si diffonde così nell’eterno, mentre sulla nostra pelle diviene brivido.
Edith cara, saremmo andate d’accordo.
Non! Rien de rien …
Non ! Je ne regrette rien
Ni le bien qu’on m’a fait
Ni le mal tout ça m’est bien égal !
Non ! Je ne regrette rien
Ni le bien qu’on m’a fait
Ni le mal tout ça m’est bien égal !
Non ! Rien de rien …
Non ! Je ne regrette rien…
C’est payé, balayé, oublié
Je me fous du passé!
Non ! Je ne regrette rien…
C’est payé, balayé, oublié
Je me fous du passé!
Avec mes souvenirs
J’ai allumé le feu
Mes chagrins, mes plaisirs
Je n’ai plus besoin d’eux !
J’ai allumé le feu
Mes chagrins, mes plaisirs
Je n’ai plus besoin d’eux !
Balayés les amours
Et tous leurs trémolos
Balayés pour toujours
Je repars à zéro …
Et tous leurs trémolos
Balayés pour toujours
Je repars à zéro …
Non ! Rien de rien …
Non ! Je ne regrette nen …
Ni le bien, qu’on m’a fait
Ni le mal, tout ça m’est bien égal !
Non ! Je ne regrette nen …
Ni le bien, qu’on m’a fait
Ni le mal, tout ça m’est bien égal !
Non ! Rien de rien …
Non ! Je ne regrette rien …
Car ma vie, car mes joies
Aujourd’hui, ça commence avec toi !
Non ! Je ne regrette rien …
Car ma vie, car mes joies
Aujourd’hui, ça commence avec toi !
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