Tag: Assistenti vocali
<p class="has-drop-cap">A</p> ssistenti vocali. La nuova frontiera tecnologica messa in commercio non è Alexa, l’assistente vocale che si è impadronita del palinsesto televisivo, la vera novità è la creazione di umani <strong>prevedibili e controllabili </strong>a distanza da sistemi robotici o algoritmici. <p class="has-medium-font-size">Umani 2019. L’esercito sonnambulo degli innocui sudditi della tecnologia</p> Ed eccoci planare verso la fine dell’anno. Una fine dell’anno che sta celebrando la nascita di una nuova forma di <strong>umanoide</strong> così tanto pressata dai frenetici ritmi della vita post-moderna da mostrarsi particolarmente insofferente e avversa allo sfioramento del<strong> dito indice</strong> contro gli interruttori della luce o degli elettrodomestici.Secondo alcune ufficiose fonti, non ancora confermate, sembra che a questo modello di essere, ne seguirà uno ancora più esigente il quale non solo sarebbe programmato per <strong>evitare qualsiasi forma di contatto</strong>, anche umano (inutilissimo spreco di tempo), ma attraverso un sofisticato software di Intelligenza artificiale, pare che riuscirà a<strong> contenere il dispendioso uso di energia cerebrale </strong>conservando fino a 12 ore l’80% della batteria in modo da adempiere nel <strong>minor tempo</strong> possibile tutti i suoi<strong> doveri consumistici</strong> quotidiani.Pensare. Che gran spreco di tempo.E così mentre dall’alto si preparano a renderci ancora più pigri e <strong>dipendenti da tecnologie</strong> sempre più <strong>invadenti</strong>, che possano via via <strong>controllare</strong> e indirizzare, azzerando qualsiasi <strong>criticità o errore</strong>, l’infinito processo di consumo, è giunto il momento di tirare un po’ le somme e fare il punto della situazione.Si avvia al termine un altro anno turbolento per tutti noi , ricchi, poveri, “medi”, aziende, privati, ma pur sempre miseri <strong>mercenari dei Social Network</strong>alla ricerca/vendita di identità. Un esercito di fanatici narcisisti, recidivi esponenti del libero mercato e non in ultimo, scostanti moralizzatori e coriacei sostenitori del consumismo post-moderno. <p class="has-medium-font-size">Meno una settimana a Natale</p> Inzuppati di attese per il nuovo anno come panettoni farciti, inganniamo il tempo nella lieta speranza di riuscire a staccare quella benedetta spina almeno il giorno di Natale.La verità è che mai come oggi, imbottiti di qualsiasi comodità non vediamo l’ora di scollegarci dalla monotonia dell’<strong>iperrealtà</strong>, per ritagliarci scarti di tempo da impiegare per coltivare <strong>vecchie, semplici, concrete abitudini </strong>che siano perfettamente calate nella <strong>solida</strong> quotidianità.