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<h1>Chanel e Karl Lagerfeld. Il sospetto: la Maison ne ha ancora bisogno?</h1> Chanel ha ancora bisogno di Karl? Chanel ha appena presentato la sua <a href="https://www.ilpost.it/2018/05/04/foto-sfilata-chanel-transatlantico/">Cruise 2018-19</a> a Parigi. Plauso generale.Il Grand Palais sotto la direzione creativa di un Karl barbuto e invecchiato tutto insieme, ancora una volta diventa la scenografia perfetta per esagerare. <p style="text-align: center;">Per esagerare con il cattivo gusto.</p> <p style="text-align: center;"><span style="font-size: 10pt;"><strong><span style="font-family: 'courier new', courier, monospace;">Perché potere è denaro, ma la cosa non ha a che fare né con la bellezza, né con la verità.</span></strong></span></p> Per esagerare, quindi, con la spettacolarizzazione, omaggiando la contemporaneità <strong>più ripugnante e opulenta.</strong> <h2><strong>La mitizzazione della ricchezza ha sostituito qualsiasi intento culturale e con Karl Lagerfeld raggiunge il suo apice </strong></h2> Completini da marinaretta, baschetti, maglioncini logati e qualche silhouette presa dagli archivi anni '80. Eppure queste costosissime uniformi fanno solo da sfondo all'evento. Nessuno se ne cura. Relegati a ornamento, o meglio, addobbo di un folta schiera di Influencer-modelle, (massima espressione di potenza quanto il Titanic a fianco).La reiterazione di quella scenografia grandiosa e invadente, come solo <a href="https://www.theladycracy.it/2015/09/10/karl-lagerfeld-e-il-lusso-ecco-la-sua-storia/">Karl</a> sa imbandire per i suoi clienti, poi, la dice lunga sulla <strong>pochezza simbolica</strong> degli indumenti.Indumenti che rispecchiano alla perfezione quella tipologia di consumatore di lusso odierno: il <em><strong>parvenu</strong></em>. <p style="text-align: center;"><em><span style="font-size: 8pt;"><strong><span style="font-family: 'courier new', courier, monospace;">La moda è un modello aristocratico, che tende tuttavia a diventare fenomeno di massa, perché viene consumata su giornali ad alta tiratura. Anzi la Moda [...] si richiama infatti al modello aristocratico ma al tempo stesso rappresenta l'insieme dei suoi consumatori.</span></strong></span></em></p> <p style="text-align: center;"><span style="font-size: 8pt;"><strong><span style="font-family: 'courier new', courier, monospace;">R. Barthes</span></strong></span></p> Non essendoci più l'aristocrazia, quanto piuttosto, un illetterato ceto di spocchiosi ricchi personaggi, sarebbe anche ora che Chanel la smettesse di autopromuoversi con cotanta presunzione, come "eccezione alla regola".