Tag: Instagram Facebook e Whatsapp
<!-- wp:paragraph --><strong>Instagram Facebook e Whatsapp: un mercoledì nero da incubo</strong><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Instagram Facebook e Whatsapp in blocco o l'incubo di essere solo persone comuni.Una società fondata e sviluppata unicamente intorno all'apparenza, all'illusione e alla finzione è la panacea dell' "<strong>uomo senza qualità</strong>", ma cosa succede se la macchina che la tiene in piedi si rompe?<!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Minata la nostra incrollabile fiducia nel sistema tecnologico alterato, il giorno <strong>mercoledì 13 marzo 2019</strong> rimarrà ai posteri come quello in cui la comunità intera dovette fare i conti con l'<strong>angosciante possibilità di essere soltanto una moltitudine di persone comuni, nonché dipendenti discreti e sostituibili della fantozziana Megaditta Facebook Inc. </strong><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:heading {"level":4} --> <h4>Mercoledì 13 è stato un giorno da dimenticare per la famiglia Zuckerberg.</h4> <!-- /wp:heading --> <!-- wp:paragraph -->Loro negano la teoria del sabotaggio, non sia mai che l'Impero si mostri vulnerabile di fronte a investitori e azionisti, eppure, qualcosa di strano è successo. Certo, "<strong>chissenefrega"</strong> dei problemi di Marc - <a href="https://www.hdblog.it/2019/03/14/facebook-instagram-whatsapp-down-cosa-successo/">Facebook</a>, noi abbiamo già i nostri, quindi non starò a scomodare i portatori sani di <strong>principi esoterici e Kabbalistici,</strong> non interrogherò nemmeno gli oracoli e non approfondirò le questioni inerenti la numerologia e il numero 13, anche perché a Fibonacci preferiamo l'Amatriciana, però, un commento sul "mercoledì nero", mi sento di farlo.<!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Dato che il blackout è stato globale e democratico, per un giorno l'umanità Social è forzatamente dovuta tornare a fare i conti<strong> con l'insignificanza della propria vita.</strong><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:heading {"level":4} --> <h4>Il panico era ovunque, la banca dell'immaginario assediata da un nemico senza volto</h4> <!-- /wp:heading --> <!-- wp:paragraph -->Da bravi maniaci del controllo, esagitati e schizofrenici abitué della rapidità, sembrava proprio che il destino ci stesse mettendo alla prova misurando la nostra pazienza e umiliandoci ora dopo ora, nella nostra unica, vera dimensione:<strong> quella dell' immane impotenza e della più totale irrilevanza. </strong><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:heading {"level":4} --> <h4>Oscurata così per circa 24 ore l'allucinazione gloriosa di una vita da "personaggio pubblico",</h4> <!-- /wp:heading --> <!-- wp:paragraph -->da "star" , da "celeb" il superomismo generalizzato è stato così contestato, messo in discussione da una presenza che avevamo ormai dato per defunta, ma il cui potere potrebbe risultare fatale a molti, qualora riprendesse il controllo delle nostre esistenze:<strong> la realtà</strong>.<!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph {"align":"center"} --><strong>Dal "cogito ergo sum" di Cartesio (1600) che poneva le facoltà intellettive e della ragione come espressioni dell'esistenza dell'individuo nel mondo, all'appaio-pubblico-mi vedono, quindi, sono. </strong><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->La maledizione che ci affligge è <strong>spaventosa</strong>, perché dimostra che la coscienza di noi stessi <strong>non ci è data per natura</strong>, ma deve essere conquistata quotidianamente sulla piazza virtuale, <strong>attraverso il compiacimento altrui. </strong><!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Un compiacimento altrui perlopiù degenere, che come da applicazione di tutti i più terribili <strong>regimi</strong> di potere silenziosi, <strong>predilige</strong> il mantenimento della massa in un <strong>perenne stato di disattenzione e distrazione </strong>dalla <strong>verità e</strong> dalla <strong>realtà</strong>.<!-- /wp:paragraph --> <!-- wp:paragraph -->Meglio così<strong> evitare </strong>di far emergere personaggi scomodi, soprattutto se talentuosi. Meglio affossare queste minacciose figure e <strong>innalzare</strong> invece a punti di riferimento gli <strong>innocui idioti</strong> di turno, che vuoti come zucche di Halloween, si prestino perfettamente all'imitazione da parte dell'<strong>imbecille comune</strong>, persuadendolo a rimanere nella sua confortevole demenza tentando la generosa, percorribile strada del successo.<!-- /wp:paragraph -->